Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ha parlato dell’Autonomia Differenziata durante il suo discorso di ieri a Matera. Ecco il passaggio:

“In queste settimane si parla tanto di autonomia e segnatamente di un disegno legislativo a due facce, non privo di opportunità ma anche di problematicità. Come sapete, si tratta di un iter molto lungo, oggi, appena all’inizio. Se parlando di autonomia consideriamo le ricadute positive che potrebbe avere un rapporto diverso Stato-Regione relativamente alle risorse strategiche di cui siamo dotati, penso innanzitutto in materia di energia, è indiscutibile l’interesse per la Basilicata, ma se il confronto si sposta su materie come la sanità o le infrastrutture, il cui riequilibrio con le dotazioni presenti nel resto del Paese dovrebbe precedere ogni disegno di autonomia, le ragioni di approfondimento ci sono tutte.

E sono certo che anche dalle associazioni di categoria e dai sindacati non mancheranno, come già accaduto, suggerimenti, richiami, valutazioni, per affrontare al meglio questo confronto. In verità, come ho avuto modo di relazionare in Consiglio regionale, i problemi che oggi ha la Basilicata prescindono dalla contesa sull’autonomia. Il divario nord-sud aumenta dal 1971. Il calo demografico è una tendenza di alcuni decenni, oggi esplosa in tutta la sua drammaticità mettendo a repentaglio la stessa esistenza della Basilicata, come entità regionale, e la coesione sociale. La sfida da raccogliere impone coesione, attivazione di nuovi processi di sviluppo, il rafforzamento di poli gravitazionali interni alla regione, una maggiore capacità attrattiva dei nostri territori per viverci, lavorare, fare impresa. Ed anche, mi sia consentito evidenziarlo, il superamento di angusti localismi. Occorre ripartire da una piena valorizzazione delle risorse strategiche di cui siamo dotati, risorse idriche, risorse, energetiche, risorse paesaggistiche, culturali ma anche e soprattutto umane e imprenditoriali.

Non si tratta di una dichiarazione ma di un programma messo nero su bianco nel Piano strategico regionale.