“Il nuovo Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale del PSP 2023/27 della Regione Basilicata prevede un intervento premiante a sostegno dei castanicoltori del Vulture, del Pollino e delle aree del Parco regionale di Gallipoli Cognato e del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Un premio annuale di 1250€ ad ettaro per 5 anni, per i castanicoltori che si impegnano a mantenere e recuperare colture di castagneti da frutto in aree a valenza ambientale e paesaggistica”. Ad evidenziarlo il consigliere regionale del gruppo Misto, Gino Giorgetti, il quale ricorda che “potranno beneficiare di tale iniziativa gli agricoltori singoli o associati, Enti Pubblici gestori di aziende agricole ed altri gestori del territorio”.
“Il castagno – sottolinea il consigliere – è un elemento caratterizzante di paesaggi, con valenza storica e ambientale straordinaria (tra i tanti in Basilicata, il paesaggio vulcanico del Vulture o le brulle creste arenarie tra Castelmezzano – Pietrapertosa). Colture arboree le cui funzioni principali consistono anche nella tutela della biodiversità e del paesaggio agrario oltre a favorire la prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio di incendi. Gli impegni previsti dall’intervento consistono nell’esecuzione di almeno un intervento annuale di ripulitura dalla vegetazione per il mantenimento ed il recupero della superficie a castagneto da frutto, nell’asportazione annuale dei ricci per evitare il diffondersi dei marciumi e ed il proliferare di parassiti, nel divieto di utilizzo di diserbanti e spollonanti, nella sostituzione di piante morte o deperienti e nella registrazione delle operazioni colturali”.
“Il Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale 2023/27 – evidenzia Giorgetti – è uno strumento che nei prossimi cinque anni sosterrà lo sviluppo dei territori e delle economie, delle persone e delle famiglie che vivono valorizzando ciò che si produce nei territori secondo processi naturali. Un intervento importante nel settore della coltura del castagno da frutto che riveste un’importanza notevole, in molte aree collinari e montane, svolgendo un ruolo fondamentale, di presidio del territorio e di salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. L’intervento vuole andare in soccorso dei castanicoltori e scongiurare l’abbandono dei castagneti, soprattutto di quelli che per condizioni ambientali e/o di conduzione esprimono bassi livelli di produttività o che si sono dimostrati particolarmente suscettibili alle avversità dei parassiti, come il cinipide e il cancro del legno”.
“Al fine di evitare ancor più preoccupanti fenomeni di degrado dei castagneti e per recuperare le piante nella loro funzione produttiva e vegetativa – conclude il consigliere – questo intervento intende promuovere un’azione specifica per la cura e la gestione attiva dei castagneti da frutto, caratterizzanti i paesaggi, a favore dei beneficiari che assumono gli impegni previsti dall’intervento in questione”.