“Lo scorso 22 settembre 2022 i membri  della IV Commissione hanno audito Michele Di Tursi, Felicetta Salerno e Giusy Rocco, rappresentanti del gruppo ‘Siamo Scanzano’, in merito alla richiesta di istituzione presso la cittadina jonica del punto territoriale di soccorso (PTS) di IV livello, con un’ambulanza medicalizzata”. Lo rileva il consigliere regionale Gianni Perrino (M5s) che aggiunge: “Dalla discussione sono emerse alcune considerazioni interessanti relative alla posizione baricentrica in cui si trova il Comune di Scanzano Jonico. Allo stato attuale le situazioni di emergenza dei territori di Rotondella, Tursi, Policoro, Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Pisticci, sono gestite da un’unica postazione MIKE presente a Tinchi. Occorre evidenziare che si tratta di un territorio molto popolato che nella stagione estiva, considerato l’ingente flusso di turisti, vede ulteriormente aumentare le presenze sul territorio. La considerazione del gruppo di ‘Siamo Scanzano’ poggia sul fatto che il sistema di gestione dell’emergenza/urgenza, tra i criteri operativi, ha l’obiettivo di raggiungere le aree urbane in 8 minuti dalla chiamata di richiesta di soccorso e le aree extraurbane in 20 minuti dalla chiamata di richiesta di soccorso. Da qui la richiesta formalizzata all’Assessore Fanelli di verificare la possibilità di istituire una sede di PTS di IV livello – MIKE nel territorio di Scanzano Jonico”.

“Come spesso è accaduto in questa legislatura – prosegue l’esponente M5s -, da parte dell’assessore non vi è stato alcun riscontro. Per questa ragione abbiamo deciso di portare una mozione all’attenzione del Consiglio regionale, facendo nostre le richieste del gruppo ‘Siamo Scanzano’”.

“Sono sempre più numerose le richieste che provengono dai territori, soprattutto su temi sensibili come quello della sanità. La discussione da parte del governo regionale – conclude Perrino – è pilotata – nel migliore dei casi – se non del tutto assente. A poco più di un anno dalla chiusura di questa disastrosa legislatura non è dato sapere quali saranno le sorti del sistema sanitario regionale”.