“La pubblicazione di una bella immagine di Castelmezzano sulla copertina della nuova guida in inglese con cui si presentano tutti i 348 i borghi italiani che ad oggi fanno parte dell’Associazione “Borghi più belli d’Italia”, è motivo di orgoglio per tutto il nostro territorio regionale”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, commentando il lancio della prima guida in inglese dei borghi più belli d’Italia.
“In Basilicata – afferma Bardi – una regione grande 10 mila chilometri quadrati ci sono 131 comuni di cui ben 107, più dell’80 percento, con una popolazione residente sotto i 5 mila abitanti. Si comprende bene, pertanto, come i borghi rappresentino davvero la spina dorsale del nostro tessuto sociale, economico, culturale e turistico. E ciascuno di essi conserva una propria identità ed una propria bellezza, sia quando è aggrappato in cima ad una montagna, sia quando si trova immerso in un parco naturalistico, sia quando si trova a pochi chilometri dalla costa tirrenica o jonica. Si pensi alla città cattedrale di Acerenza o a due gioielli incastonati nella montagna come Castelmezzano e Pietrapertosa, a Venosa, la città di Orazio, a Viggianello e a Guardia Perticara, dove la forza della natura si impone con le sue meraviglie, o a Irsina, custode di una straordinaria opera del Mantegna. A questo “club di bellezza” si è aggiunto ultimamente Miglionico, con il suo Castello del Malconsiglio. Borghi che rappresentano i nodi di una rete molto più ampia e diffusa in Basilicata, custode di un patrimonio unico ed autentico, motore di creatività e sviluppo. L’impegno della Regione Basilicata nella rigenerazione e nella valorizzazione dei borghi lucani è ampio, come dimostrano, solo a titolo di esempio, gli oltre 18,5 milioni di euro stanziati in aggiunta alla strategia PNRR. Possiamo dire ai nostri giovani e alle nostre comunità – conclude Bardi – di avere fiducia, perché le istituzioni stanno mettendo in campo ingenti risorse, e si sta inaugurando, in questi mesi, una stagione senza precedenti di interventi materiali e immateriali, per garantire un futuro alle aree interne”.