«A un anno dalla scomparsa di David Sassoli, la Fondazione
Matera-Basilicata 2019 intende mettere al centro della propria attività,
con convinzione, le tematiche a lui più care, quei valori e quelle
urgenze che Sassoli da Presidente del Parlamento Europeo ha più volte
scandito durante la sua azione – sottolinea il Direttore della
Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula -.
David Sassoli ha stabilito un legame particolare e profondo con l’intera
Basilicata: è stato lui a chiudere a Matera, il 20 dicembre 2019, l’anno
della Capitale Europea della Cultura, con un discorso di grande respiro
europeista che in questi giorni ritroviamo pubblicato all’interno del
volume “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa”.
Oggi, ancora di più, le sue parole di quella importante giornata
risuonano chiare: “Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole
coraggio a scavalcarli”.
La cultura aiuta a superare i muri e le divisioni. Aiuta a modificare i
comportamenti, a diffondere i principi e i valori democratici, a portare
a galla le urgenze: dal clima, alle disuguaglianze. Sassoli è stato
sempre lucido nel trovare i legami tra le sfide che abbiamo davanti:
richiamandosi alle idee del professor Giorgio La Pira e dello storico
Fernand Braudel ha parlato del nostro continente come di un “pluriverso
di popoli”. Ci ha costantemente ricordato che non riusciremo a salvare
la Terra se allo stesso tempo non risolviamo i conflitti e le
ingiustizie. Nell’anno della Presidenza italiana del G20, Sassoli tenne
a Bologna un discorso per il Forum Interfaith che riunisce le
organizzazioni interreligiose e interculturali. Vogliamo ritornare su un
suo pensiero:
/In un periodo in cui si cerca riparo, consolazione nella riscoperta
della piccola dimensione o delle piccole patrie, è importante ribadire
che oggi tutto si lega, “tutto è connesso”, che la risposta non è
chiudersi in se stessi ma agire insieme, “prendersi cura” l’uno
dell’altro, e affrontare con spirito di concordia e fraternità le
emergenze del nostro tempo che vanno dal cambiamento climatico alle
migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle disuguaglianze economiche e
finanziarie, al forte “scarto” tra ricchi e privilegiati ed enormi masse
di povertà./
Attraverso la programmazione culturale della Fondazione intendiamo
rimanere fedeli a questi principi e a questa chiamata all’azione. Nel
2022 lo abbiamo fatto, insieme alla sua famiglia, lanciando da una
gremita Cava del Sole a lui da poco intitolata, un bando di residenze di
co-creazione per giovani artisti dell’area euromediterranea che abbiamo
portato nei comuni delle aree interne della Basilicata per lavorare con
le comunità e i creativi locali. Nei prossimi mesi continueremo a farlo
mettendo al centro della nostra attività l’accesso universale alla
cultura e la sensibilizzazione verso il tema del cambiamento climatico
che non può prescindere dal tema delle acute disuguaglianze. Lo faremo
partendo dalla nostra regione e dallo spazio privilegiato del
Mediterraneo come luogo di incontro di culture che crea dialogo e
opportunità. Se l’Europa è assente in questo spazio grande spazio
culturale aumentano i conflitti, ha ammonito Sassoli. Seguendo il suo
esempio, in questo grande spazio in cui lui ha vissuto con saggezza e
con audacia, noi ci saremo».