“I contratti degli ex navigator sono scaduti il 31 ottobre scorso e alcune Regioni, come la Sicilia, hanno già fatto richiesta al Ministero del Lavoro per poter disporre di queste professionalità almeno fino alla fine dell’anno”.
E’ quanto riferisce il consigliere regionale del Movimento5S, Gianni Leggieri, il quale ricorda che “la figura del ‘navigator’ è stata introdotta, contestualmente al Reddito di cittadinanza, dal D.L. n. 4/2019 per fornire assistenza ai Centri per l’Impiego e facilitare così l’incontro tra i beneficiari del programma RdC e il mondo imprenditoriale. Professionisti, selezionati dall’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal) a seguito di una procedura di evidenza pubblica, che hanno accumulato un’esperienza nel campo delle politiche attive del lavoro. Purtroppo, il loro contratto con l’Anpal è scaduto il 31 ottobre scorso e, in Basilicata, 21 navigator rischiano di restare senza lavoro”.
“Per gli ex navigator, come precisa la nota inviata dal Ministero del Lavoro alle Regioni, non è possibile ricorrere all’istituto della proroga ma è stata invece avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni, che potrebbero ricontrattualizzarli, trasformandoli in collaboratori delle Regioni, anziché di Anpal Servizi, l’Agenzia che dal 2019 ha formato e coordinato i navigator. Su questo tema – dice Leggieri – che cosa hanno intenzione di fare il presidente Bardi e l’assessore Galella? Spetterebbe, al governo regionale di centrodestra trovare soluzioni adeguate, affinché l’esperienza maturata da questi professionisti, laureati e specializzati, non vada dispersa. I servizi erogati alla collettività dovrebbero essere potenziati e non impoveriti e chi ne pagherà le spese saranno sempre i cittadini che non avranno più risposte certe nel campo delle politiche attive. Il rischio – conclude – è che, in un momento già di forte crisi occupazionale, verrebbero a trovarsi tagliate fuori figure professionali che potrebbero dare un supporto qualificato”.