“Azzerare la bolletta energetica degli enti pubblici e società collegate,
prima che sia troppo tardi. L’aumento dei costi energetici anche per la
pubblica amministrazione, come per famiglie e imprese, rischia di far
saltare i bilanci di società, agenzie e consorzi pubblici, oltre che degli
enti locali. L’orlo del fallimento ha effetti che poi automaticamente si
trasferiscono su cittadini e imprese, in maniera diretta e indiretta
attraverso un aumento vertiginoso delle tariffe. La Guerra Russia –
Ucraina, la speculazione internazionale, il cambiamento epocale che si sta
materializzando intorno alla “transizione energetica”, non ammettono,
omissioni, ritardi e impongono alla Regione Basilicata scelte coraggiose,
celeri e possibilmente lungimiranti.”

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva e
Presidente della II Commissione Consiliare.

“L’ennesima conferma all’inerzia della Regione ci giunge, con la solita
dovizia di particolari, dall’amministratore dell’EGRIB Canio Santarsiero,
accompagnato dall’Ing. Donato Larocca. In occasione dell’audizione –
prosegue Braia – da noi richiesta per effettuare la discussione sul
Bilancio di previsione 2022/2024, Santarsiero ha ribadito quanto già
illustrato nelle settimane passate. E’ necessario fare presto sul tema
dell’energia per evitare che aziende come Acquedotto Lucano possano prima
triplicare le tariffe agli utenti e poi rischiare comunque di fallire.

Il costo energia di Aql per il sollevamento dell’acqua potabile da
trasportare dentro case e aziende lucane è stato nel 2021 di circa 20
milioni di euro, nel 2022 sarà di oltre 60 milioni e la proiezione 2023 e
2024 rischia di incrementare e raggiungere la cifra incredibile di 80
milioni di euro.

Incremento già di fatto contabilizzato, essendo a fine 2022: si dovrà far
fronte già nelle tariffe da determinare nel 2023. Presumibilmente senza un
intervento poderoso della Regione, tra qualche mese avremo il triplicarsi
delle tariffe agli utenti (cittadini, comuni, Imprese già allo stremo per
l’aumento del costo della vita, dell’inflazione e del caro bollette.

Da una parte bisogna agire immediatamente sulla riduzione delle perdite
della risorsa idrica, utilizzando al meglio e prima possibile le risorse
del React-Eu e del PNRR per circa 100 milioni di euro finalizzati allo
scopo. Dall’altra, bisogna agire immediatamente realizzando impianti di
produzione energia pulita, magari mettendo a disposizione nelle aree da
individuare tra quelle industriali – che hanno procedure semplificate e
sono di proprietà dei consorzi industriali – terreni disponibili e non
infrastrutturati per gli insediamenti produttivi, ma ottimi per la
realizzazione, possibilmente in partnership con i grandi player del settore
energetico, di impianti di produzione energia alternativa a costo zero. Con
accordi preventivi si può ricavare il quantitativo di energia utile ad
azzerare la bolletta energetica.

Riteniamo assolutamente virtuosa – conclude Braia – la proposta accennata
dall’amministratore di Egrib di mettere immediatamente in campo l’opzione
di una Partenariato Pubblico Privato (PPP), una cooperazione per opere di
pubblica utilità, la cui progettazione, realizzazione, gestione e
finanziamento può andare in tutto o in parte a carico del privato, che
riconoscerà al pubblico il quantitativo di energia utile ad azzerare la
bolletta energetica di cui sopra. La tempistica è decisiva in questi casi.
Continueremo a fare la nostra parte e, pertanto, ascolteremo in audizione
già nella prossima settimana, sia SEL che Aql rispetto a questa
opportunità per cui occorre agire immediatamente.”

Luca Braia, Consigliere Regionale

Capogruppo Italia Viva, **Presidente II Commissione