Il numero uno FIGC ospite del Potenza Calcio. Soddisfazione verso il progetto del club
“Abbracciate il presidente Macchia e tenetelo molto stretto, ha questa incoscienza che definisco ‘responsabile’ con voglia di concedere entusiasmo all’ambiente, investendo e cullando con prospettiva all’identità territoriale.” E’ quanto dichiarato allo stadio Alfredo Viviani dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, di passaggio nel capoluogo lucano per iniziative promosse dal Comitato Regionale LND Basilicata, invitato per l’occasione dal Potenza Calcio a toccare ‘con mano’ il nuovo progetto del club. Una giornata storica per il movimento calcistico lucano e del leone rampante.
Ad accogliere il numero uno federale, tra gli altri, il presidente Donato Macchia, dal vice presidente Angelo Chiorazzo, e dall’Amministratore Delegato rossoblù, Nicola Macchia
Gravina è stato accompagnato sul terreno di gioco e all’interno dei locali dell’impianto con focus sulla nascente area relax e area hospitality. Insieme a lui una ampia delegazione di funzionari, tra gli altri, Giancarlo Viglione, avvocato originario di Venosa (PZ) e responsabile Ufficio Legale FIGC, nonché Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti.
ADEGUAMENTO STADIO VIVIANI
“Ci sono delle condizioni tecniche da rispettare – ha evidenziato Gravina ai cronisti – richieste sia per le gare amichevoli che per le gare ufficiali, il sintetico del Viviani purtroppo non aiuta, però possiamo trovare delle condizioni per qualche nazionale. La struttura, di certo, in termini di evoluzione, non solo progettuale, credo che sia da tenere in grande considerazione. Faremo una riflessione e mi piacerebbe premiare chi in questo momento sostiene sacrifici in termini di prospettiva.”
PRESIDENTE MACCHIA E PROGETTO POTENZA
“Il presidente Macchia merita rispetto e bisogna imparare ad accompagnare questi processi. Lo merita la città e il territorio, dobbiamo essere maturi nel riconoscere quelli che sono mecenati veri, che vogliono bene alla realtà, da quelli che hanno altri fini.”