Le parole del Tavares lanciano un allarme da non sottovalutare: una delle eccellenze italiane, l’automotive, è a rischio. È cosa risaputa che il mercato delle auto elettriche, su cui spinge l’Eurpoa, agevola i mercati stranieri, uccidendo la filiera italiana, senza prendere in considerazione la realtà produttiva.
Non è solo una questione di continuare a far vivere la lunga e storica tradizione italiana automobilistica ma sociale.
Le tante piccole e medie imprese che ruotano intorno alla produzione della componentistica che già soffrono per il caro energia non sopravviverebbero. I posti di lavoro persi sarebbero numerosi. Solo in Basilicata, tra lo stabilimento Stellantis e il suo indotto, parliamo di 4000 dipendenti. I costi di produzione, la carenza di semiconduttori e la complessa transizione energetica fanno già paventare nella zona dell’automotive lucana un taglio delle imprese dell’indotto.
Il nuovo Governo avrà un’ulteriore ed urgente incombenza: salvaguardare l’industria automobilistica italiana in tutta la sua filiera, con massima tutela delle nostre piccole e medie imprese, e i posti di lavoro ad essa connessi.
Mi farò parte attiva a supporto del Governo Meloni che sono sicuro presterà molta attenzione alla tutela del comparto e dei tanti Italiani che lo hanno reso un’eccellenza.
Sen. Gianni Rosa