Torna a grande richiesta dopo lo stop causa pandemia la magia di un borgo in festa, con il Parco Urbano delle Cantine di Rapolla, protagonista questo weekend, sabato e domenica.
Un luogo ‘magico’ nel Vulture, dove la cultura, le tradizioni e l’anima generosa di un territorio si raccontano attraverso il cibo.
Lo scenario meraviglioso e appariscente delle grotte-cantine di Fosso Tiglia e di via Monastero, scintillanti di mille candele, rendono l’evento, giunto alla diciottesima edizione, un’esperienza sensoriale a 360 gradi.
Da quelle antiche pietre trasudano profumi e sapori della migliore tradizione lucana.
Il vino, innanzitutto, ma anche la castagne, i funghi, gli ortaggi autunnali, per continuare con degustazioni di tanti prodotti tipici e molto altro ancora, magari seduti all’interno delle numerose grotte-cantine.
Gli animatori delle cantine raccolgono l’eredità di un popolo sincero e orgoglioso.
La storia, la tradizione eno-gastronomica, il senso dell’accoglienza, l’unicità di un territorio, la valorizzazione delle materie prime locali sono gli elementi chiave, la vera anima dell’evento. Che lega a filo doppio i sapori e i saperi di una volta e li proietta nel presente.
Ogni anno si sperimentano modalità sempre nuove di comunicare le tradizioni e la cultura del cibo, senza trascurare il cibo per la mente, con proposte culturali ed artistiche innovative e coinvolgenti, grazie al grande impegno dell’amministrazione comunale e di numerosi appassionati impegnati a offrire il meglio.
Un occasione di svago, numerose attrazioni e artisti che si esibiranno (direzione artistica Alta Events di Alba Tamarazzo), il tradizionale pranzo nelle cantine, le rievocazioni storiche, il villaggio contadino, con un percorso quest’anno ancora più esteso, fino a raggiungere il centro storico (anche per motivi di sicurezza e per evitare eccessivi assembramenti), che parte dall’arco dell’Annunziata fino a piazza Roma.
Da non perdere, ad esempio, la trasformazione del latte, il volo dei falchi, ma soprattutto la suggestiva pigiatura dell’uva a piedi nudi, quest’ultima nella giornata di sabato alle ore 18.30 e domenica alle ore 15.30 e alle 19.
Ma anche un’opportunità unica per riscoprire quei sapori dimenticati di un tempo, il piacere finalmente di tornare a stare insieme e condividere momenti e semplici gesti, cercando di recuperare l’aspetto più autentico della vita, rendendo il tutto una straordinaria esperienza dei sensi, tra cui le scene di vita sulla cultura contadina.