FRANCESCO AULETTA – SINDACO DI GARAGUSO

Con la fascia tricolore e il simbolo della città di Garaguso, il sindaco Francesco Auletta si è unito alla protesta tenutasi davanti l’ingresso Madonne delle Grazie di Matera per una sanità in difficoltà, e dare sostegno a sigle sindacali, colleghi sindaci, associazioni e cittadini. Una sanità ed un presidio sanitario importante per la provincia materana che deve dare risposte sulle lunghe liste di attesa e i disservizi di questi ultimi anni. “ La mia presenza oggi “ ha spiegato Francesco Auletta “ non è un semplice atto dovuto, ma la mia presenza in questa manifestazione significa voler chiedere che vengano potenziati tutti i servizi sanitari partendo da Matera senza tralasciare nessun reparto per arginare la fuga verso ospedali pugliesi, ma anche una maggiore attenzione anche ad un territorio delle aree interne con l’ospedale di Tricarico e di Stigliano. I piccoli centri registrano una popolazione con età avanzata ed è a loro che bisogna dare per primi la giusta assistenza. Molti non hanno la possibilità di essere accuditi dai propri figli perché emigrati per motivi di lavoro e non è giusto che devono pagare due volte: l’assenza dei propri affetti e la mancanza di servizi essenziali alla persona. Se poi a questo aggiungiamo una viabilità che versa in pessime condizioni, ad esempio la sp277 e la sp 192 , che allunga i tempi di percorrenza per raggiungere il nosocomio di Matera i disagi sono maggiori e noi, con senso di responsabilità nel ruolo ricoperto, non possiamo altro che far sentire la nostra voce con l’auspicio che chi ha il potere decisionale e gestionale possa in tempi brevi iniziare a dare risposte certe e concrete”.

LUCA BRAIA, CONSIGLIERE REGIONALE ITALIA VIVA E CANDIDATO AL COLLEGIO UNINOMINALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

“Immediatamente un piano straordinario per rilanciare la Sanità in provincia di Matera e del Madonna delle Grazie  all’interno della riforma regionale che attendiamo da 3 anni. Il grido di dolore dalla ASM e dall’Ospedale Madonna delle Grazie è totale, tra qualche mese l’ospedale si smobilita. Le responsabilità sono tutte regionali. La manifestazione di popolo di oggi, con la catena umana contro il degrado della sanità materana e lucana è l’ennesima dimostrazione che le nostre denunce non solo non hanno sortito effetto ma sono cadute nel vuoto. 220.000 prestazioni in attesa, i pochi medici e il personale sanitario oggi diventati stoici, sempre più in affanno. L’adesione alla manifestazione davanti al Madonna delle Grazie di oggi, come Italia Viva, è coerente con la necessità di arrivare finalmente a un punto di svolta nella sanità lucana sempre più in affanno. Sono anni  che chiediamo un’inversione di tendenza ma dal governo regionale attuale non è stato fatto nulla, da Bardi, da Leone a Fanelli, da Forza Italia a Fratelli d’Italia sino alla Lega, il fallimento è totale.

Speriamo che il 25 settembre il giudizio delle lucane e dei lucani sia nell’urna. Le dimissioni al Crob del direttore sanitario, unitamente alla alle dimissioni di Stopazzolo all’Asp, ancora non sostituito, le criticità delle strutture pubbliche, a partire dalla sanità in provincia di Matera in particolare al Madonna delle Grazie, la medicina territoriale che arranca privando tantissimi lucani e lucane del diritto alla cura di prossimità, sono un chiaro ed evidente segnale che la governance sanitaria in Regione Basilicata non esista più, nonostante i direttori generali in Dipartimento che si sono succeduti nel tempo oltre che nei vari presidi. 

Necessario destinare risorse economiche adeguate per attrarre medici all’altezza della sfida e per le specializzazioni. Altre decine di medici se ne andranno, le liste di attesa sono infinite, non si opera, pronto soccorso allo stremo e per una città come Matera e la sua provincia è inaccettabile. Dopo ASP e ASM, il Crob fallimentare ciò che la Regione sta facendo, o meglio non facendo. Il giudizio dei cittadini lucani con il risultato delle lezioni spero sia coerente con ciò che la cittadinanza lucana tutta oggi pensa e manifesta nei confronti della sanità lucana.”