I recenti successi del nostro corregionale, Domenico Acerenza, agli Europei di nuoto di Roma creeranno di sicuro un grande interesse verso uno sport bellissimo ed estremamente salutare. Da sempre considero la pratica sportiva uno dei pilastri del vivere bene e in salute. Anche su questo tema, purtroppo, non è difficile constatare che i lucani fanno i conti con la carenza di strutture sportive, fondamentali, a mio avviso, per contrastare la sedentarietà e i problemi di salute. Strutture indispensabili per la socialità ed il confronto intergenerazionale.
È di questi giorni il dibattito avviato a Potenza in merito al progetto di una piscina olimpionica. Il capoluogo di regione a mio avviso meriterebbe un impianto di questo tipo, pure per le ragioni che ho appena indicato. A questo riguardo farò la mia parte per una serie di approfondimenti rispetto all’area in cui realizzare questa struttura sportiva, i fondi che si possono intercettare, le opportunità che Potenza può cogliere per connotarsi davvero come città dello sport. Presenterò una mozione in Consiglio regionale, considerata l’attenzione già dedicata in passato rispetto all’esigenza di avere impianti sportivi degni di questo nome e di venire incontro alle società sportive per alleggerire i costi di gestione sempre maggiori. È opportuno sensibilizzare la Regione Basilicata e impegnarla affinché a Potenza venga realizzata la piscina olimpionica.
Il momento storico ci impone di fare fronte comune per essere davvero vicini ai cittadini. Il più grande rammarico è che sedicenti i “politici di peso” hanno perso nel corso dei decenni tante occasioni per stare dalla parte dei cittadini, venire incontro alle loro esigenze, creare occasioni di benessere diffuso e sviluppo. Se discutiamo sull’esigenza di dotare Potenza di una piscina olimpionica, vuol dire che i tanti che si sono avvicendati in Parlamento, forse, si sono fatti distrarre da altro.
I lucani hanno la stessa dignità dei cittadini di tutte le altre regioni.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle