Un ulteriore importante passo avanti verso il restauro del Cinema Teatro Duni. Il Comune di Matera fa sapere che il gruppo di progettisti, coordinato dall’architetto materano Luigi Acito, che ha vinto la procedura pubblica per la progettazione, direzione lavori e sicurezza, ha depositato il progetto definitivo dell’opera. Il progetto prevede due modalità di intervento: il restauro conservativo e l’adeguamento funzionale.
Il restauro riguarderà tutti gli elementi architettonici di rilievo e in particolare il vestibolo-foyer, biglietto da visita del teatro, progettato nel 1947 da Ettore Stella; l’adeguamento funzionale riguarderà la sala in ragione dell’acustica, tutti i servizi agli attori e agli spettatori e soprattutto la macchina scenica. E’ da qui, infatti, che si concentrerà l’innovazione tecnologica per adattare il palcoscenico e golfo mistico ad accogliere eventi teatrali e musicali di una certa rilevanza.
Il progetto è stato calibrato sulle previsioni, di destinazione e di spesa del progetto preliminare, redatto a suo tempo dall’ufficio tecnico del Comune e nel rispetto delle previsioni del successivo bando di gara.
In questa prospettiva dovendo soprattutto rispettare il budget previsto dall’attuale finanziamento (4,5 ml di euro, di cui 3,5 per lavori) e considerando il notevole aumento dei prezzi delle materie prime post pandemia, il progetto non prevede forniture (sistemi di sollevamento dei podi mobili, sistemi di controllo centralizzato degli impianti) che necessitano di finanziamenti aggiuntivi.
Il Comune è altresì impegnato nel tentativo di acquisire alcuni ambienti adiacenti l’edificio teatrale indispensabili per ottimizzare la gestione e l’organizzazione del teatro.
In ogni caso il progetto, anche senza le citate misure aggiuntive, garantisce l’esercizio del teatro.
Il Comune dovrà ora nominare il nuovo RUP per attivare ulteriori saggi richiesti dai progettisti e per organizzare la conferenza di servizio utile per ottenere dagli enti interessati i Pareri di competenza.
Soltanto dopo aver acquisito detti pareri, scatteranno gli ulteriori trenta giorni per redigere il progetto esecutivo e avviare la fase di appalto che potrà concludersi entro dicembre.
Se le scadenze saranno rispettate i lavori potranno iniziare a gennaio per concludersi 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯, data imposta dai finanziamenti regionali.
Ho espresso al settore opere pubbliche massima determinazione nel chiedere il rispetto dei tempi di esecuzione, anche con l’applicazione di penali se necessario e nel rispetto delle norme, al contempo insieme all’assessore alle opere pubbliche Lomurno, siamo molto soddisfatti e desiderosi di poter finalmente restituire un importante e storico teatro alla capitale europea della cultura. Ora in considerazione del momento storico e della fase progettuale, stiamo programmando degli incontri tra direttori d’orchestra e operatori dello spettacolo, insieme agli ordini professionali, per arrivare ad un progetto definitivo con il massimo e utile confronto e la più ampia partecipazione tra addetti ai lavori, anche sulla base di utili suggerimenti tecnici che possano provenire dal settore.