Nella giornata di ieri, 4 agosto, presso la Direzione Generale Ambiente, territorio e energia, si è riunito il Tavolo permanente “Acqua” per l’esame delle criticità emerse per la diga del Camastra. L’invaso è in avanzato stato di interrimento. La situazione potrebbe peggiorare con il tempo e rischiare di compromettere le capacità di prelievo dell’acqua dal bacino, che attualmente soddisfa il fabbisogno idrico della città di Potenza e dei comuni dell’hinterland, oltre che essere utilizzata per uso industriale nella Val Basento e per uso irriguo dal Consorzio di Bonifica nel Metapontino.

L’obiettivo è di giungere, attraverso il coordinamento di tutti i soggetti istituzionali preposti, ad una comune visione strategica che, superando la frammentazione delle competenze, sia funzionale all’efficientamento della rete e del servizio. Presenti tutti i soggetti che, a diverso titolo, a livello regionale, intervengono sul tema delle risorse idriche in Basilicata. Il Tavolo permanente, promosso anche grazie all’intervento dell’assessore Latronico, coordinato dal direttore generale della Direzione Generale Ambiente, ing. Roberto Tricomi, ha visto la partecipazione del Dirigente e dei funzionari del competente Ufficio Risorse idriche, dei rappresentanti di Eipli, di Acquedotto Lucano, di Egrib, nonché dell’Autorità del Distretto Appenino Meridionale. Nello specifico, sono stati valutati gli interventi di natura tecnica che potrebbero consentire di risolvere, soprattutto nel breve periodo, le esigenze di prelievo dalla diga, anche nelle more della risoluzione delle problematiche amministrative oggetto, di recente, di giudicato con riferimento alle procedure di esproprio.
Il tavolo si è aggiornato ai primi di settembre.