L’imbarazzo del Centrosinistra sul tema delle compensazioni è facilmente spiegabile: se Bardi ha chiuso un accordo che vale 1 miliardo e 300 milioni in dieci anni, la precedente Amministrazione dal 1998 al 2019 ha portato in dote alla Basilicata nemmeno 200 milioni di euro, in termini di compensazioni ambientali.

Sono dati rinvenibili sul sito dell’ENI, qui se volete consultarli.

Per cui oggi – all’annuncio di Bardi di voler dare il gas gratis a tutti i lucani – le varie sinistre in salsa lucana si sono spaccate.

Se il Pd di Cifarelli e Pittella ha sostenuto la mossa di Bardi, dicendo di fatto che era la loro linea (chissà cosa ne pensa il Pd regionale e quello nazionale…), il M5S ha ribadito la propria linea anti fossile, anche se con l’imbarazzo di non poter esprimere una posizione contraria a una eventualità molto popolare, quale il dimezzamento della bolletta.

In fin dei conti i grillini sono quelli che hanno pubblicizzato il Superbonus 110% per “fare i lavori in casa gratis”, come disse Conte. Infine, c’è Luca Braia che su Facebook ha detto che è tutto sbagliato.

Adesso, si possono fare tante critiche a questo accordo, il gas gratis ai lucani significherà un risparmio di 600-700 euro a famiglia, chissà se si poteva fare di più, ma qui ricordiamo tutti l’elemosina della carta carburante: 17 euro al mese in cambio a ogni patentato in cambio del più grande giacimento d’Europa su terraferma. E poi 200 milioni di compensazioni ambientali in 20 anni di sinistra al governo della regione. Bardi ha portato a casa un clamoroso +650% rispetto agli accordi siglati da “quelli di prima”. Numeri. Che fanno riflettere.

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