“Si esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della Basilicata della mozione urgente che chiede il ‘ripristino dell’obbligatorietà della clausola sociale nei bandi degli appalti pubblici’. Si tratta di un atto che impegna il legislatore a non ridurre ulteriormente diritti e tutele a danno delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti che proprio per la natura dei servizi in cui operano vivono già una costante precarietà”. Lo dichiarano gli aderenti alla lista ‘Provincia al centro’ e in particolare gli esponenti di ‘Azione Basilicata’, della ‘Grande Lucania’ e di ‘Idea’ che spiegano: “Ringraziamo il consigliere Mario Polese di Italia Viva alla Regione che si è fatto promotore di questa mozione e tutti i firmatari che hanno preso a cuore la vicenda. E’ una iniziativa a tutela dei diritti occupazione dei lavoratori con la richiesta di eliminazione dell’obbligatorietà della “clausola sociale” dagli appalti pubblici così come invece previsto dal testo di Legge Delega sugli Appalti approvato dal Senato che rischia di essere di essere un fatto estremamente negativo per migliaia di lavoratori, i quali vedrebbero vacillare il loro posto di lavoro ad ogni cambio di appaltatore. Senza modifica, infatti, si lascerebbe alla volontà delle stazioni appaltanti se inserire o non inserire nei bandi di gara l’importante strumento di tutela occupazionale del personale impiegato negli appalti. Oltretutto sulla stessa questione si sono espressi anche i sindacati che hanno manifestato la loro contrarietà rispetto all’eliminazione della clausola sociale”. La mozione impegna la Giunta regionale della Basilicata a proporre al Governo nazionale anche eventualmente in sede di Conferenza Stato – Regioni la modifica del testo approvato dal Senato, ripristinando l’obbligatorietà della clausola sociale in tutti gli appalti pubblici; a stabilire, in via legislativa, l’obbligatorietà della clausola sociale per gli appalti di competenza della Regione e dei suoi enti strumentali; a interloquire con i parlamentari lucani per porre in essere un’azione congiunta  per raggiungere l’obiettivo del ripristino della clausola sociale.