L’Assoturismo Confesercenti rappresenta a Maratea oltre 80 aziende e si unisce al grido di allarme lanciato nella giornata odierna dal Consorzio Turistico Maratea nella persona del Suo Vice Presidente dott.ssa Mariangela De Biase, alle proteste di Associazioni, cittadini e singoli imprenditori ed allo stato di agitazione della Polizia Municipale
Il Presidente dell’Assoturismo, dott. Antonio Adalberto Munafò, consulente esperto con incarichi prestigiosi come consulente dell’Assessorato della Regione Calabria, della Regione Puglia e di importanti aziende private come Gruppo Marcegaglia e Club Mediterranee condanna senza indugio l’operato dell’Amministrazione Comunale di Maratea.
Munafò: “Noi abbiamo cercato di collaborare e di dare tutto il nostro contributo di reale e concreta esperienza ma l’Amministrazione Stoppelli – Trotta si è arroccata su posizioni autoreferenziali, prive di senso e strategia che unite ad incompetenza, arroganza e presunzione stanno portando la destinazione turistica di Maratea al collasso.
La stagione turistica non poteva partire in modo peggiore.
A raggiungere la destinazione per i ponti di primavera di Pasqua e del 25 aprile pochissimi turisti realmente attratti dalle indubbie bellezze naturali di Maratea (merito di madre natura e non certo dell’attuale amministrazione) e dalle offerte di imprenditori turistici di grandissimo spessore che pur di mettere in movimento le proprie strutture e dare lavoro ai propri collaboratori hanno messo in campo pacchetti turistici di grandissimo vantaggio rinunciando ad utile e profitto.
Strade chiuse con segnaletiche incomprensibili e logiche cervellotiche hanno penalizzato l’intera destinazione e non solo la frazione di Acquafredda. Stazione ferroviaria abbandonata a se stessa con treni in arrivo e partenza dalle logiche incomprensibili. Parcheggi chiusi che forse non apriranno neppure in estate (Fiumicello) e nessun sistema di trasporto interno esistente e comprensibile da un turista.
Spiagge sporche e attività di pulizia delle stesse neppure cominciata ne concordata con gli imprenditori balneari, che, come sempre, finiranno per provvedere da soli e non alle aree che “forse” avranno in concessione. Incuria, erbacce e sporcizia in ogni dove sull’intero territorio comunale oggetto di continui reportage fotografici che oramai popolano il web. Stato di degrado e di abbandono ovunque che si uniscono ad un arredo urbano fatiscente.
Non esistono oggi le condizioni minime per poter fare turismo ed ospitare degnamente i viaggiatori, che infatti non vengono preferendo altre destinazioni magari meno dotate ma dove si sentono più accolti.
E’ necessario che si convochi immediatamente una conferenza comunale sul Turismo al quale partecipino tutte le Associazioni di categoria presenti sul territorio comunale anche se la Giunta Stoppelli non ama le Associazioni di categoria, che ignora, proseguendo nella sua cieca politica del “dividi et impera”.
Non uno dei finti incontri, stile Stoppelli – Trotta, dove si comunicano le cose che l’Amministrazione poi non farà ma un incontro nel quale le Associazioni di Categoria dicano ciò che si deve fare per uscire dal tunnel.
L’Amministrazione Comunale è eletta dai cittadini e dagli imprenditori e deve essere al loro servizio e non il contrario. L’epoca del vassallaggio è da tempo immemore terminata.
L’amministrazione deve cercare di fare, nel limite delle possibilità di bilancio, quello che le imprese del turismo chiedono sia fatto per poter lavorare, intraprendere ed essere competitivi.
Bisogna immediatamente intervenire per restituire alla destinazione turistica di Maratea quel decoro necessario a poter rendere fruibile un soggiorno di vacanza.
Parcheggi, pulizia, viabilità, traporto pubblico urbano, segnaletica, ordine, cura del verde, spiagge pulite sono il minimo sindacale che Maratea merita.
Ci appelliamo al Presidente Bardi affinché compresa la gravità della situazione decida di intervenire direttamente e personalmente atteso che la mancanza di un Assessorato dedicato al Turismo toglie punti di riferimento agli imprenditori turistici ed alle Associazioni di categoria”.