“La pandemia ha reso i turisti maggiormente interessati a tutto ciò che riguarda la loro salute e il loro benessere fisico, intellettuale e spirituale. Proprio per questo, sono inclini ad esperienze più esclusive, in cambio di un completo relax e del distacco dalla realtà quotidiana. Un nuovo bilanciamento tra sicurezza, certezza di salubrità e calore “. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, al Territorio e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo alla conferenza che ha inaugurato la partecipazione della Basilicata alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, in corso a Milano. “Il progetto Ambiente Basilicata intende contribuire al marchio di destinazione della regione come fonte di vantaggio competitivo per attrarre turisti, imprese, investimenti, e per trovare nuovi mercati dove esportare. L’immagine di una destinazione è il risultato di un’identità posseduta o costruita – ha spiegato Latronico – e questa dipende dalle strategie di comunicazione, di posizionamento sul mercato e dalla condivisione dell’idea da parte tutti gli attori che qui vi operano. Il marchio del posto servirà a identificare e trasmettere questo territorio, la sua offerta turistica e i suoi valori, ma allo stesso tempo a posizionare questa offerta in un segmento specifico del mercato così che la domanda da parte del turista sia soddisfatta e quindi possa convertire il suo interesse nella fruizione e nella visita al territorio. L’obiettivo generale del progetto è il rafforzamento della competitività del territorio come ‘destinazione benessere’, progettata e organizzata per quei segmenti di domanda alla ricerca di esperienze di vacanza volte allo star bene inteso in senso olistico; esperienze finalizzate al miglioramento esistenziale ed all’arricchimento personale dei turisti, in cui cultura, divertimento, sport, religione, enogastronomia e salute si integrano e si valorizzano sinergicamente, salvaguardando nel contempo la qualità della vita delle comunità ospitanti e l’ecosistema ambientale. Destinazione di benessere, quindi, dove il cittadino temporaneo viene inteso come essere sociale indivisibile, alla ricerca della piena realizzazione per dare un significato permanente alla propria vita, in una prospettiva di turismo e di viaggio umanizzato, volto a creare valore ai viaggiatori, alle imprese e ai residenti, senza generare inconvenienti inaccettabili a livello ecologico e sociale. Di qui, la scelta di porre il benessere al centro della pianificazione strategica della Basilicata e dei suoi Parchi – ha aggiunto l’assessore – mettendo in luce l’enorme potenzialità che le aree protette, e le aree interne in generale, hanno in questo ambito e incoraggiando sinergie tra gli attori del comparto del turismo e l’ampio sistema di offerta del benessere, al cui interno operano servizi termali, sanitari, sportivi, culturali, religiosi unitamente a prodotti per la cura del corpo e ai beni della filiera eno-gastronomica. Quelle turistiche in grado di qualificarsi come ‘destinazioni del benessere’ potranno far leva sull’appagamento per intercettare il crescente numero di persone e di comunità che sta ripensando i propri valori e il proprio modo di vivere. L’attenzione verso una migliore qualità della vita si sta concretizzando in una crescente domanda di servizi di benessere individuali e collettivi. Il consumatore oggi appare sempre più preoccupato per la sua salute, oltre che più consapevole dei suoi diritti e doveri nell’area della gestione del suo benessere e desideroso di giocare un ruolo proattivo per la realizzazione di una migliore qualità di vita, a maggior ragione in conseguenza della pandemia da covid-19. In questo senso, il turismo del benessere è chiamato, ancor più nella fase di transizione post emergenza covid-19, a diventare il settore più avanzato nell’applicazione dei principi di sostenibilità, secondo la filosofia dell’Agenda 2030. Il turismo benessere, quindi, dovrà essere compreso all’interno dei processi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, altresì costituire una realtà collegata alla vita urbana, interagente con i processi sociali ed economici della città e dei territori nell’organizzazione spaziale e funzionale delle strutture – ha concluso Latronico – che ne costituiscono le componenti fisiche dove si sviluppa (alberghi, piscine, parchi, ambienti sanitari, ecc.), compresi gli aspetti gestionali di erogazione dei servizi forniti agli utenti e le risorse energetiche utilizzate”.