“Avvieremo un tavolo di concertazione con la Regione Basilicata, affinché si ponga fine ad una disparità di trattamento che ha portato sinora ad avere ammalati di serie A e ammalati di serie B”. questo è quanto dichiarato a margine della manifestazione di protesta che si è tenuta ieri, giovedi 31 marzo, dinanzi alla sede del Centro Riabilitativo Policenter di Policoro, organizzata da un nutrito gruppo di disabili e loro familiari che si sono rivolti all’avv. Livia Lauria per vedersi rispettare il diritto alla salute, negato per alcuni per meri calcoli burocratici. Numerosa la cittadinanza intervenuta in occasione del sit in di protesta nato all’indomani della sofferta decisione dell’ente accreditato Policenter di Policoro, l’importante Centro ambulatoriale di riabilitazione del metapontino, accreditato dal Servizio Sanitario Nazionale ai sensi dell’art.26 della legge n.833 del 1978, costretto a dare un “taglio” alle prestazioni sanitarie, da 75 a 20, a causa della decisione dell’Azienda Sanitaria di Matera di autorizzare le prestazioni “solo se rientrano nel budget previsto invalicabile”. “Non si può pensare – sostiene l’avv. Lauria, portavoce dei familiari dei disabili, intervenuta alla manifestazione insieme ad altri rappresentanti politici, tra cui il Presidente della Provincia, Piero Marrese – che, ad esempio, il disabile della Valdagri, in proporzione alle somme stanziate, €.50,03 procapite, valga più del disabile del metapontino, che risulta valere € 15,36”. “Non vogliamo togliere nulla ai disabili delle altre aree della Basilicata, ma non vogliamo nemmeno vedere sviliti i nostri cittadini, proprio perché, come faro della nostra Costituzione c’è proprio l’uguaglianza del cittadino, di fronte alla legge, di fronte ai diritti e anche ai doveri”. “Quella di oggi – conclude l’avv. Lauria – è l’inizio di una battaglia che condurremo a suon di carte e di dimostrazioni tangibili che il diritto alla salute è un concetto che deve applicarsi a tutti, indistintamente, aldilà delle questioni territoriali, aldilà delle differenze burocratiche tra le due Aziende sanitarie regionali: la Regione Basilicata ha l’obbligo civile e morale di trattare tutti i lucani allo stesso modo”.