Ieri mattina presso la struttura di Padre Minozzi è partita ufficialmente la campagna elettorale della coalizione politica che sosterrà Nicola Lopatriello a Sindaco della città di Policoro. Attraverso una conferenza stampa, è stato presentato il progetto che vuole riportare Lopatriello a capo del Palazzo di città, un’esperienza terminata da più di dieci anni e che stavolta sarà sostenuta da ben cinque liste. Non a caso, insieme allo stesso candidato sindaco erano presenti questa mattina i rappresentanti dei movimenti incaricati a “intercettare” altre preferenze, da Gianni Di Pierri e Giuseppe Maiuri, fondatori e rappresentanti locali di Policoro Futura, ad Antonio Di Sanza, figura poliedrica della politica comunale e regionale che appoggerà il suo ex collega a tornare primo cittadino, con la sua lista Progresso Civico 2.0. In attesa della presentazione dei simboli delle liste dell’alleanza, al tavolo dei protagonisti c’erano anche Gianluca Modarelli, segretario cittadino di Forza Italia, consigliere provinciale e comunale in carica, Cosimo Ierone e Isabella Gentile, due fedelissimi di Nicola Lopatriello.

A dare il via è stato Nicola Viola, portavoce di Lopatriello, che ha voluto iniziare la conferenza stampa dedicando l’impegno dell’alleanza, proprio nel giorno della festa del Papà, a tutti i protagonisti mossi in questo impegno elettorale “come padri di famiglia da un grande senso di responsabilità verso la città di Policoro”.

Particolarmente atteso è stato l’intervento del candidato sindaco Nicola Lopatriello, politico ancora nel cuore dei policoresi che ha raccontato il percorso che l’ha portato a ricandidarsi per la poltrona da primo cittadino: “Questa nuova avventura nasce da mesi di incontri e appuntamenti in cui tutti insieme abbiamo definito il perimetro comune con cui presentarci alle prossime elezioni – commenta Lopatriello – ringrazio tutti gli amici e rappresentanti autorevoli delle cinque liste a mio sostegno di avermi scelto come loro portabandiera. Sarebbero stati tutti ottimi “sindaci” di questa città. Potevamo candidarci singolarmente, favorendo i singoli egoismi ma avremmo fatto il gioco dei soliti “scappati di casa”, favoriti da questa legge elettorale – continua Lopatriello – Siamo qui a metterci la faccia perché abbiamo a cuore la nostra comunità, non ci improvvisiamo amministratori. Penso che negli anni qualcosa abbiamo dimostrato, non parliamo a vanvera come tanti. Vogliamo ridare dignità e lustro a questa città attraverso una coalizione compatta, coesa e leale che sappia subito rimettere in moto la macchina comunale”.  Un discorso appoggiato da tutti i presenti, che richiamati dai giornalisti ad un commento, hanno sostanzialmente condiviso in toto la linea civica e fortemente “popolare” di Lopatriello, sottolineando come la sua investitura nasca dal rapporto stretto con la gente “dopo anni bui in cui la politica è stata fin troppo distante dai bisogni dei cittadini”.

Ed è proprio sul finale che ci vengono in mente le parole off records con cui ci aveva accolto Antonio Di Sanza qualche settimana fa: “I padri tornano in ballo quando i figli dimostrano di aver fallito”. A questo punto è più che lecito chiedersi: Nicola Lopatriello è davvero il papà di cui Policoro in questo momento ha bisogno?