“Il gravissimo, tragico incidente stradale avvenuto a Policoro che ha coinvolto un extracomunitario di 42 anni a bordo di una bicicletta il quale è stato travolto da un’auto sulla strada complanare della 106 Ionica ed è caduto nel canale sottostante il viadotto, perdendo la vita, rafforza le nostre preoccupazioni. Ci auguriamo che venga fatta al più presto luce su questo disastro e ci aspettiamo la massima efficienza, come sempre avviene, da parte degli Organi di Polizia a tutti i livelli affinché questa vero e proprio dramma non venga più a ripetersi”.

E’ quanto dichiara Pino Giordano dell’Ugl Matera per il quale, “l’incidente si è verificato in una strada trafficata molto nota sul territorio, come O.S. chiediamo alle Istituzioni interventi urgenti e messa in sicurezza di tale arteria. È una strage, stiamo a apprendere decessi che possono e devono necessariamente essere evitati: non sono incidenti – tuona forte il sindacalista –  sono morti annunciate. Sulle strade materane avvengono con una regolarità agghiacciante. Sono necessarie e urgenti interventi su tutti i fronti: anche maggiore responsabilizzazione dei datori di lavoro di questa povera gente che viene nei nostri territori ‘per guadagnarsi il pane’, maggior coinvolgimento delle Istituzioni, norme per la sicurezza sulla circolazione stradale per promuovere la cultura della prevenzione degli incidenti nelle strade. Occorre un impegno comune sulla formazione continua e adeguata perché il tema della sicurezza e della prevenzione sulle strade sia prioritario nella agenda politica e vi sia un adeguato stanziamento di risorse economiche. Sicuramente la morte di un uomo dispiace ma anche alcune sottolineature vanno fatte: quotidianamente percorrendo i tratti stradali materani, Metaponto, Bernalda, Policoro, ss 106 Ionica, anche di sera e tanti migranti le percorrono in bicicletta o a piedi ed in genere senza luci o alcun segno che permetta di individuarli mettendo a rischio la propria vita. Di ciò varie sono state le segnalazioni agli Enti preposti. Si potrebbe prendere in considerazione – conclude Giordano – anche mettendo in evidenza l’iniziativa intrapresa nella vicina Calabria dove hanno dotato di giubbotti catarifrangenti tutti gli emigranti sprovvisti. Per l’Ugl Matera è auspicabile un senso di responsabilità comune in rispetto della vita propria e degli altri affinché tali tragedie non vengano più a ripetersi”.