Il Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha annunciato per giovedì una protesta simbolica in molti Comuni italiani.

“Le risposte dal governo alle nostre richieste – dice DECARO – non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”.

“Speriamo – prosegue il presidente dell’Anci – che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro”.

“Non vorremmo ritrovarci – conclude Decaro – ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini”.

Il Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone, aggiunge che “Anche Acerenza si unirà alla protesta simbolica di giovedì 10 febbraio.

Le ormai iconiche luci scenografiche che illuminano il borgo verranno spente dalle ore 20.00 per esprimere vicinanza ai concittadini e a tutti gli italiani.
Un caro bollette che mette in ginocchio le famiglie italiane e in questo periodo è inaccettabile”