“L’indice europeo di qualità del governo (EQI) sviluppato dall’Università di Göteborg è una delle poche misurazioni disponibili nell’Unione europea in grado di restituire dati sulla qualità percepita delle istituzioni pubbliche.  Rileva le percezioni e le esperienze dei cittadini in tema di corruzione, qualità e imparzialità nell’erogazione dei servizi pubblici (sanità, istruzione, sicurezza ecc.) con lo scopo di fornire strumenti utili a migliorare la governance.  L’EQI, che registra anche per la nostra regione un miglioramento notevole dal 2017 a oggi, fotografa complesse dinamiche geopolitiche riferite alle relazioni tra geografia fisica, geografia umana e azione politica. L’uso corretto di tali informazioni non deve rappresentare fonte per allestire pagelle di fine anno di promossi e bocciati, ma spunto di analisi, anche giornalistiche, per individuare e correggere le criticità che gravano sulle dinamiche complesse dei Paesi europei e delle aree geografiche”.

È quanto dichiara l’Assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Basilicata, Rocco Leone.

“Sappiamo bene che la qualità del governo rappresenta la sfida per superare differenze di sviluppo tra Paesi e Regioni – sottolinea Leone. Tali diversità si sono stratificate nei decenni passati e sono frutto di vantaggi e svantaggi geografici, economici e sociali. Consapevoli di ciò, proprio sul miglioramento della qualità istituzionale e della reputazione pubblica abbiamo incentrato la sfida del governo di centro-destra alla Regione Basilicata. La lotta alla corruzione è una delle priorità di chi governa, di chi controlla e di chi opera per scovare e sradicare i fenomeni collusivi, ma servono politiche europee e nazionali coerenti, anche alla luce delle sfide che il Piano nazionale di ripresa e resilienza impone. Il nostro sistema produttivo è più fragile rispetto a quello della media europea. Creare condizioni per un futuro migliore, anche attraverso la lettura dell’EQI, è quindi un dovere di tutti. Le performance incoraggianti della sanità lucana in era Covid fotografate dallo studio dell’Università di Göteborg – conclude Leone – sono quindi, allo stesso modo, elemento di analisi per ottimizzare il nostro complesso lavoro di squadra”.