“Per Confindustria la sicurezza sul lavoro è un valore, oltre
che un fattore di crescita, come è emerso in maniera evidente anche nel corso della
lunga emergenza sanitaria, quando, grazie a uno straordinario sforzo di collabora-
zione con le organizzazioni sindacali, siamo riusciti a rendere i luoghi di lavoro posti
sicuri e tra i meno esposti al rischio di contagi, anche grazie all’introduzione dell’ob-
bligo del green pass. La pandemia ha rafforzato in tutti noi una consapevolezza: sulla
sicurezza non possono esserci divisioni, né strumentalizzazioni. Oggi come ieri, è ne-
cessario continuare su un cammino condiviso perché la ripresa passa necessaria-
mente attraverso il lavoro di qualità che trova nella sicurezza il suo imprescindibile
perno”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma,
che questo pomeriggio è intervenuto all’interno della tavola rotonda “La sicurezza
prima di tutto” nell’ambito della tappa potentina del tour della Uil “#ZeroMortisul-
Lavoro”.
“Siamo d’accordo con la Uil: non si tratta di ridurre il numero degli incidenti sul la-
voro, bensì azzerarli – ha proseguito il presidente – L’abbassamento al 10 per cento
della soglia tollerata di lavoro nero, oltre la quale è prevista la sospensione dell’atti-
vità, per Confindustria non è soddisfacente. Quella soglia dovrebbe essere pari a
zero. Da tempo abbiamo avanzato una proposta: dare concreto avvio alle commis-
sioni paritetiche imprese–sindacati, in applicazione di quanto previsto dalla norma
del Decreto legislativo n. 81 del 2001, per intervenire prima che l’incidente accada.
Gli incidenti vanno prevenuti, segnalando a monte qualunque rischio o malfunziona-
mento, e garantendo massima tutela a chi segnala, superando la logica del meccani-
smo punitivo ex post, a incidente già avvenuto, cioè quando è già troppo tardi”.
“Deve maturare una vera e cultura comune della sicurezza, che veda convergere su
un percorso condiviso tutti i soggetti interessati: imprenditori, lavoratori, sindacati,
organizzazioni datoriali, operatori della formazione, ordini professionali, istituti di
controllo, forze dell’ordine. Ma ritengo fondamentale anche rendere realmente attuali gli obblighi normativi già esistenti attraverso una profonda azione di sempli-
ficazione e razionalizzazione della materia della salute e sicurezza. Il rilancio della
cultura della sicurezza – ha concluso Somma – deve partire dalle scuole, facendone
patrimonio educativo degli studenti fin dalle prime classi”.