In memoria di tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per l’ideale della Patria. E’ il punto cardine della Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate che si celebra in tutt’Italia il 4 novembre, i cui festeggiamenti, quest’anno, si intrecciano con il centenario della traslazione del Milite ignoto all’Altare della Patria, avvenuto a Roma il 4 novembre 1921. Anche la Città di Policoro, nonostante la sua giovane età, intende rendere omaggio a chi, con onore, ha sacrificato la propria vita per la Patria. Alla presenza di autorità civili e militari, si terrà sabato 6 novembre, presso la Sala Consiliare della Città di Policoro, il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto.
All’evento, fortemente voluto dal Sindaco, Enrico Mascia che ha sposato appieno la proposta progettuale “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia” per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni italiani avviata dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia in collaborazione con l’ANCI, prenderanno parte, per i saluti istituzionali, oltre al primo cittadino, anche il cav. Uff. Gesumino Laghezza, Delegato regionale ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) e il 1° m.llo Luogotenente Damiano Ierone, Presidente ANMI di Policoro.
“Il Milite ignoto nel cuore delle nuove generazioni” sarà il tema trattato dall’Istituto Giovanni Paolo II, mentre la giornalista Silvia Trupo argomenterà sulle “Note di storia patria del Milite Ignoto: una lettura da un punto di vista differente”. Le conclusioni, dopo la cerimonia solenne del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, saranno affidate all’Ammiraglio di Squadra, Pierluigi Rosati, Presidente Nazionale ANMI.
“E’ un grande onore per la Città di Policoro – dichiara il primo cittadino, Enrico Mascia – rendere omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per la Patria: la Cittadinanza Onoraria conferita al soldato “ignoto” rappresenterà, per le prossime generazioni della giovane Città che mi onoro di rappresentare, un vero e proprio simbolo di appartenenza verso quanti, prima di noi, si sono sacrificati per la Patria”.