Venerdì scorso, a bordo dell’imbarcazione Zifio dell’Oasi WWF di Policoro, è stata rimessa in mare la tartaruga Caretta caretta Alby.
Il rettile, lo scorso 2 gennaio, si era arenato sulla spiaggia di “Piri Piri”, a Campomarino, a causa delle violente mareggiate che gli hanno successivamente impedito di rimettersi in mare. Visto e recuperato da un pescatore, Alby era in pessime condizioni. Affetto da una grave e debilitante sindrome cronica, sottopeso, scarno, letargico e assediato da un numero consistente di parassiti sul carapace. Trasportato al WWF di Policoro, per Alby comincia un lungo periodo di cure.
La dottoressa Erika Ottone, medico veterinario, grazie anche alla tempestiva collaborazione del CRTM (centro recupero tartarughe marine) e la sezione della Lega Navale di Torre Colimena, intervenuta immediatamente, riabilita Alby.
Dedizione, impegno, cure e amore hanno reso possibile la sua rinascita. Infatti, dopo dieci lunghi mesi, la tartaruga dal passato difficile, riprende in mano il suo destino e ritorna in mare.
A largo del Porto di Marinagri, è l’assessore Maria Teresa Prestera ad avere il piacere di rimettere in mare Alby che, libera da ogni difficoltà, torna a nuotare nelle acque cristalline dello Jonio.
All’evento erano presenti diversi rappresentanti di realtà territoriali, il Flag costituzionale to coast con il suo presidente Nicola Mastromarino e il WWF di Policoro con il biologo marino Gianluca Cirelli, lo skipper Giuseppe Cafaro e l’operatore Giuseppe Colucci, la Cooperativa dei Pescatori Nereide con il Presidente Piero Scarci e Giuseppe Gagliandro, a testimonianza del fatto che con l’impegno e la collaborazione di tutti si possono tutelare e salvaguardare preziose risorse naturali. Una sana educazione ambientale può essere alla base di un sistema virtuoso in cui ognuno è chiamato a fare la sua parte attraverso delle scelte responsabili.
Silvia Trupo