Il jolly a tutto campo bandiera della Polisportiva analizza con lucidità l’andamento del match con il Montalbano, guardando all’immediato futuro.
Vincenzo Petruzzo, nel consueto dopo partita, non si nasconde dietro gli alibi: “Abbiamo fatto i primi 25-30 minuti contro il Montalbano, molto timidi e poco propositivi cercando di badare a non prenderle più che ad attaccare, loro hanno preso campo, mettendoci in difficoltà e trovando la via della rete fin da subito e anche raddoppiando alla mezz’ora. Nel secondo tempo abbiamo visto un Montescaglioso diverso come da nostro dna propositivo è all’ attacco anche perché bisognava recuperare il doppio svantaggio. Dobbiamo crescere tutti, come gruppo, imparando e non abbatterci. Siamo una squadra composta da 25 giocatori con molti giovani e tanti alla prima esperienza in un campionato di promozione ed alcuni di noi sono fuori condizione questa non è una scusa o una giustificazione, anche se e anche giusto dire che non siamo mai stati in formazione tipo in questo primo scorcio di campionato incluso la coppa anche col Montalbano ci mancavano molti atleti d’esperienza ma e anche vero che parlare delle assenze per infortuni per squalifiche non è da me chi gioca merita di farlo dobbiamo migliorare questi aspetti attraverso il lavoro e l’impegno e l’amore per la maglia e per i nostri colori”.
Petruzzo è già proiettato ai prossimi impegni: “Siamo solo alla terza partita e sono sicuro che non abbiamo nulla in meno di altre società e squadre possiamo toglierci tante soddisfazioni, conta solo il campo. Durante il lavoro settimanale ho visto un gruppo disponibile al sacrificio che vuole fare bella figura , ed ambire a qualcosa di più una salvezza che ad oggi per forza di cose e l’obiettivo bmino e, quindi, siamo pronti a fare del nostro meglio in un torneo nel quale ci sono squadre molto attrezzate che hanno speso tanto, mentre noi siamo all’inizio di un progetto importante.Servirà entusiasmo,porsi degli obiettivi da raggiungere,e magari sognare per fare ciò serve il sostegno da parte di tutti società , tifosi, imprenditori il gruppo è sano, i ragazzi non mancano mai in dedizione ed impegno che alla lunga ci daranno risultati”.
Il tutto fare montese classe 90, reduce da un infortunio al braccio, parla poi del proprio ritardo di condizione: come detto vengo da un periodo di stop come tutti oltre che da un infotunio. Non e facile giocare dopo tanti mesi di stop, sto cercando di fare il più possibile come allenamento, ma ovviamente la continuità consente di trovare presto la condizione.
Hai ragazzi dico “Ci sono già passato dall’esperienza di vivere l’inizio di un ciclo, non è mai facile, ci vuole tempo e lavoro, dedizione. Servirà fare gruppo ancora di più gruppo e la vicinanza della società. Intanto domenica ad Oppido servirà sfoderare una grande prestazione contro una squadra molto forte ed attrezzata per vincere il campionato. Speriamo possa essere la svolta del nostro campionato per poterci rifare”.