“Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra disuguali”, sosteneva Don Lorenzo Milani.
Una massima perfettamente aderente all’indiscriminata applicazione dell’IMU su diverse tipologie di fabbricati, tra cui gli immobili di appartenenza degli Istituti di case popolari, in Basilicata denominati ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) di Potenza e Matera, i quali beneficiano solo della detrazione di 200 Euro e dell’aliquota ordinaria, al contrario degli alloggi sociali che sono esenti IMU in quanto assimilati alle abitazioni principali.
Si tratta di un’evidente disparità che va sanata a livello legislativo, con particolare riferimento alla definizione della Legge di Bilancio 2022.
Pertanto, rivolgo un appello ai parlamentari lucani affinché si adoperino per equiparare gli immobili di edilizia popolare a quelli che rientrano nella classificazione di “alloggi sociali”, di cui all’articolo 10, comma 3 del DL 47/2014 in base al quale «si considera alloggio sociale l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale, realizzata o recuperata da soggetti pubblici o privati, nonché dall’ ente gestore comunque denominato, da concedere in locazione, per ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi alle condizioni di mercato».
Oltretutto, recentemente si è registrato l’autorevole pronunciamento della Commissione Tributaria Provinciale di Foggia che, con sentenza n. 143-05-21, ha sancito che gli immobili di edilizia popolare devono essere esenti IMU.
Per evitare il diffondersi di contenziosi in materia e per introdurre un elementare principio di equità, è inderogabile un intervento legislativo che ponga fine alla sottile differenza tra gli alloggi sociali e quelli di edilizia popolare, con caratteristiche pressoché identiche ma attualmente sottoposti ad un differente trattamento tributario ai fini IMU.
Carlo Trerotola – Consigliere regionale Prospettive Lucane