Sono sedici gli operai della Stellantis , tra Garaguso e Calciano che, stando ai verbali del nuovo piano trasporti verso la zona industriale di Melfi, non sanno ancora dal prossimo 6 ottobre quale autobus prendere per raggiungere il posto di lavoro.

“Confido nella parola modificabile ” dice il sindaco di Garaguso Francesco Auletta pensiero condiviso anche dal sindaco di Calciano Arturo De Filippo “ affinchè quel piano trasporto, siglato in data 25 agosto possa rivedere la possibilità di una fermata allo scalo di Graguso-Grassano-Tricarico per gli operai di Garaguso e Calciano. Nel frattempo ho già inviato una nota al Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese e al dirigente ufficio trasporti della Provincia Enrico De Capua che non hanno avuto nemmeno la buona educazione nel rispondere, mentre la stessa nota, inviata al capo di Gabinetto del presidente Vito Bardi, Michele Busciolano, non solo ha trovato giusta l’osservazione ma addirittura l’impegno ad approfondire finalizzato a risolvere il problema per i due comuni Garaguso e Calciano. E’ singolare come la Provincia di Matera, presente al tavolo con Regione Basilicata e Cotrab, abbia trascurato lo scalo di Garaguso quando da mesi ha promosso e finanziato la costruzione di un terminal bus. Il nuovo piano trasporti così come presentato è vero che ha sanato, andando a migliorare la percorrenza di molti operi di alcuni paesi quali Grassano e Montalbano che usufruiranno dell’arteria Bradanica molto più veloce rispetto alla Potenza Melfi, ma a danno di disagi verso altri colleghi. Gli operai di Garaguso e Calciano, che fino ad oggi salivano su autobus con fermata allo scalo, dal prossimo 6 ottobre con chi viaggeranno? E soprattutto da dove?. Non si chiede l’impossibile, non si chiede una linea diretta, ma almeno lasciare una fermata allo scalo. Mi rincresce ancora una volta pensare che la Provincia di Matera guarda solo verso una direzione e non a tutto il suo territorio di competenza. Se così è nei fatti , viabilità, piano trasporti ed altro, in questi ultimi anni , da domani candiderò la mia comunità affinchè venga adottata da una qualsiasi Provincia italiana che ha voglia di prendersi cura di un paese dell’entroterra materana che chiede dignità e parità di trattamento per servizi indispensabili di pubblica utilità”.