Presentata venerdì 17 settembre nella capitale, a Palazzo Giustiniani presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica la prima Scuola di Alta Formazione Politica in Transizione Ecologica organizzata dal Presidente Prof. Vincenzo Pepe dell’Associazione Fare Ambiente, una scuola rivolta ad oltre 40 giovani di cui cinque Lucani che si formeranno sul significato della transizione ecologica e sui concreti motivi per cui l’Italia deve avviarsi verso una transizione culturale, per un nuovo modello di sviluppo sostenibile del paese.
I cinque lucani sono: Giuseppe Nicola Lamorte e Fausta Tricarico di Irsina (MT), Antonio Galotta di Sant’Arcangelo (PZ), Enzo Ritorti e il giovanissimo (21 anni) Giuseppe Pace di Pietragalla (PZ).
L’evento è stato presentato dal Prof. Pepe, è intervenuto l’On. Rampelli Vice Presidente della Camera dei Deputati, hanno partecipato all’evento anche Fabrizio Iaccarino, responsabile sostenibilità ed affari istituzionali di ENEL Italia e i rappresentanti di A2A e ALIS.
Il corso prevede 6 sessioni formative e l’ultima sarà in presenza direttamente in Senato della Repubblica con la consegna degli attestati.
La politica dell’ambiente, spiega il Prof. Pepe, richiede dedizione, conoscenza, serietà ed impegno civile. La missione della “Scuola di Alta Formazione Politica in Transizione Ecologica” ha come obiettivo quello di formare giovani quadri, amministratori e professionisti capaci di diffondere la cultura del Buon Governo, dello sviluppo sostenibile e dell’ambientalismo ragionevole e responsabile. Ambiente è qualità della vita, è tutela e promozione della diversità dei territori; è economia circolare e soprattutto passione e impegno.
Il programma si inserisce in un momento molto particolare della vita del nostro Paese, che dovrà essere fortemente impegnato nella ripresa e resilienza a fronte dell’impatto economico e sociale della pandemia di Covid-19. Il 18 dicembre 2020 il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo molto importante sul dispositivo da 672,5 miliardi di Euro che aiuterà gli Stati membri dell’Unione Europea ad affrontare le ripercussioni della pandemia, garantendo nel contempo che le loro economie intraprendano le transizioni green e digitali e diventino più sostenibili e resilienti.