Per l’importanza che il “piano del Parco Appennino lucano Val D’Agri Lagonegrese ” rappresenta per i territori e le comunità interessate e, quindi, anche per il settore agricolo, non possiamo rinunciare a dare il nostro contributo per una scelta condivisa e soprattutto consapevole, provando a recuperare i dieci anni di mancato dibattito. Lo fa sapere Coldiretti Basilicata che in queste ore ha proposto alcune osservazioni alla proposta di piano e regolamento del Parco per la definitiva approvazione.
“Riteniamo che la struttura del piano e del regolamento è condizionato dal pregiudizio che l’attività agricola nel suo complesso è dannosa all’agroecosistema e quindi, per semplicità – evidenzia il presidente dell’organizzazione agricola lucana, Antonio Pessolani – si è preferito vietare e non governare, disciplinare e, se necessario, controllare; in assoluto contrasto con quanto riportato chiaramente nei documenti a supporto del regolamento del Parco e probabilmente con scarso interesse per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo”.
Per Pessolani “il Parco è veramente volano di sviluppo se nella fase di regolamentazione e sviluppo partecipano tutti gli attori del territorio, in particolare chi vive e lavora nelle aree interessate, gli agricoltori ed i cittadini – conclude – e per per questo ci permettiamo ribadire l’esigenza, sicuramente richiesta anche da altri, di riaprire il dibattito anche per sopperire al poco tempo dedicato al coinvolgimento delle comunità durante questi ultimi dieci anni”.