E’ di pochi minuti fa la notizia più clamorosa in questa prima fase estiva di calciomercato, fusioni e nuovi progetti all’orizzonte del movimento calcistico lucano.

Michele Anastasia, imprenditore e presidente del Ripacandida lascia l’impegno sportivo con il club biancoverde.

Per il patron, che a maggio era stato indicato da alcuni soci della Vultur Rionero come possibile nuovo presidente, questo addio ha dei motivi ben precisi. In primis la difficoltà strutturale di fare calcio a Ripacandida, con un impianto vetusto, bellissimo in estate ma contraddistinto da enormi disagi nel periodo invernale. In più poi c’è sicuramente le questione economica che non tocca solo Ripacandida ma l’intera regione. Il Ripacandida quindi non si iscriverà al prossimo campionato d’Eccellenza: chiaro il messaggio del presidente Anastasia che però ci tiene a precisare che il “calcio non morirà ma anzi sarà formata una società di settore giovanile che darà uguali soddisfazioni con minori esborsi economici.

Questo il comunicato del patron sulla pagina Facebook del club biancoverde:

“Non tutte le favole hanno un lieto fine, a volte nella vita bisogna fare delle scelte importanti che vanno al di la del cuore e dell’attaccamento alla maglia di un paese in cui si e vissuti per tutta la vita.

La favola del Ripacandida nel massimo campionato regionale sembra giunta al termine

Sono stati 3 anni bellissimi, intensi, in cui 11 ragazzi in maglia biancoverde hanno dimostrato a tutta la Basilicata che si puo’ fare calcio ad alti livelli anche in un paesino di nemmeno 2000 abitanti.

Purtroppo i limiti oggettivi che impediscono di poter continuare la favola Ripacandida ci sono e non si possono ignorare.

In primis le carenze strutturali dello stadio San Donatello, con un manto erboso bellissimo in primavera e in estate ma impraticabile in inverno, uno spogliatoio ormai vetusto al limite della praticabilità e soprattutto tribune inadeguate che possano garantire una separazione delle tifoserie cosi come stabilito dalle norme di sicurezza.

La speranza è che le autorità locali presenti e future prendano più a cuore lo sport e mettano mano all’impianto sportivo San Donatello con un serio progetto di ristrutturazione che possa garantire di svolgere in futuro campionati di interesse Nazionale come quello dell’eccellenza in cui il Ripacandida si è onorato di partecipare per ben 3 anni con immani sacrifici umani ed economici.

Tuttavia il calcio a Ripacandida non morirà, continua il progetto Scuola Calcio e si formerà una nuova società che parteciperà a campionati di calcio in serie minori che non richiedono impegni importanti sia da un punto di vista economico che strutturale.

Il sogno di tutti noi e che un giorno la Ripacandida calcistica possa tornare ancora una volta sul tetto del calcio lucano che conta. Per me è stato un onore aver rappresentato questa gloriosa squadra e di aver portato in alto i colori di Ripacandida in tutti i campi di calcio lucani. Con la speranza che questo non sia un addio ma soltanto un arrivederci. Michele Anastasia”.