Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere regionale Pasquale Cariello (Lega) riguardo la comunità di Scanzano Jonico

“A giorni partiranno i lavori per gli “Interventi di realizzazione del nuovo complesso parrocchiale Maria SS. Annunziata nel comune di Scanzano Jonico”, dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina guidata da mons. Antonio Giuseppe Caiazzo. Stamattina la Giunta Regionale della Basilicata ha deliberato un finanziamento che consentirà ai cittadini del comune jonico di riavere una chiesa che ormai è chiusa da quasi due anni poiché dichiarata inagibile. Grazie all’impegno costante di don Antonio Polidoro, che ringrazio per la sua vicinanza alla nostra comunità, ci siamo adoperati per chiedere alla Regione Basilicata un finanziamento che consenta di coprire l’intero progetto di recupero, che ammonta a 2milioni e 700mila euro, e ha visto già la Curia impegnare 2milioni di euro. Dopo un incontro con mons. Vincenzo Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro e responsabile per lo stanziamento dei finanziamenti da parte della chiesa, insieme al nostro parroco cittadino abbiamo informato della situazione il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che, nonostante le ristrettezze economiche della Regione, si è impegnato a reperire i fondi necessari al completamento dell’opera.

Una comunità come quella di Scanzano, che oggi conta circa 7500 abitanti ed è in costante crescita, non può non avere una chiesa. Purtroppo negli ultimi anni la nostra città ha fatto parlare di sé più per gli eventi di cronaca, che in qualche modo possono ricollegarsi anche a forme di disagio sociale e culturale, che per le belle notizie. Da una attenta riflessione è emerso che mancano nella nostra comunità punti di ritrovo per i ragazzi, locali per frequentare il catechismo e centri di aggregazione giovanile. Questo finanziamento da parte della Regione Basilicata garantirà a breve l’inizio dei lavori di ristrutturazione della chiesa e anche di alcuni locali parrocchiali destinati alle attività dei ragazzi. Si tratta di un piccolo seme che sono sicuro grazie a Don Antonio germoglierà, portando nella nostra città fede, speranza e legalità. E mentre alcuni pensano solo ai centri di accoglienza, per fortuna c’è chi guarda anche ai giovani di Scanzano e ai fedeli”.