Dopo lo sciopero di 4 ore di eri, questa mattina i lavoratori della società Garramone, azienda dell’indotto Eni che si occupa di smaltimento dei rifiuti al centro olio di Viggiano (attualmente in sub-appalto), hanno manifestato sotto la sede di Confindustria a Potenza per protestare contro la mancata applicazione della clausola sociale per 11 lavoratori su 17 in occasione del cambio d’appalto tra la Garramone e la società MBM nel 2017. Una procedura ingiustificabile per la Fit Cisl in quanto la clausola sociale è prevista sia dal patto di sito che dal contratto nazionale. Il sindacato ora vuole vederci chiaro e annuncia il ricorso alla magistratura. “Crediamo che Eni e Confindustria nella qualità di garanti della massima trasparenza – scrive in una nota il sindacato – debbano dare delle risposte a questi lavoratori e fare chiarezza per quanto accaduto. Non ci si può e non ci si deve trincerare dietro un patto di sito che evidentemente non garantisce i lavoratori, ma che addirittura priva gli stessi delle garanzie previste dai contratti collettivi nazionali”.
Video del presidio con dichiarazione di Sebastiano Colucci, segretario della Fit Cisl > https://we.tl/t-IR30wYG7B7