Alle ultime elezioni regionali, il Centrodestra l’ha fatta da padrone, ribaltando gli ultimi governi di Sinistra ed eleggendo il Generale della Guardia di Finanza, Vito Bardi, nuovo governatore lucano. Nel Metapontino uno dei politici che è emerso, con un grande suffragio, è stato senza dubbio Pasquale Cariello, trent’anni ancora da compiere, nato a Scanzano Jonico e astro nascente della Lega Basilicata, partito che col suo 20% ha trainato gli altri della coalizione al successo finale. Abbiamo incontrato il Consigliere Cariello perché a due anni dalla composizione del nuovo governo regionale tanti sono stati gli obiettivi raggiunti e tanti invece quelli che ancora vanno portati a compimento.Il Coronavirus ha bloccato e rallentato diversi progetti importanti. C’è tanto ancora da realizzare e Cariello vuole sempre più essere un uomo del fare.
Allora Cariello facciamo un bilancio di questi primi due anni: dalle coste del Metapontino agli scranni della politica…
“Sono soddisfatto di questa mia prima esperienza in Consiglio regionale: sono il più giovane del ‘parlamentino lucano’, è questo motivo di grande orgoglio. Amo la politica e fare qualcosa di che mi fa stare bene. Come Presidente della Commissione Affari Istituzionali mi sono adoperato per portare a termine ben 14 proposte di legge e tante mozioni che riguardano il territorio della Provincia di Matera”.
Qual è stato il successo che pensa di aver ottenuto nella Prima Commissione?
“Uno su tutti è quello dedicato ai piccoli comuni. Abbiamo audito i sindaci lucani sotto i 5000 abitanti e ascoltato i loro problemi logistici. E’ stata così istituita una legge che permette di accedere ad un fondo regionale, quello nazionale già c’è, per sopperire anche alle assenze di personale. Quest’ultimo anno purtroppo il Covid e l’emergenza sanitaria hanno cambiato le nostre vite e rallentato, di conseguenza, anche i lavori delle commissioni”.
Pensa che la Lega sia ancora un partito tra la gente?
“Per uno come me che ama la politica, una cosa che manca terribilmente è proprio stare in mezzo alla gente, girare nei territori e ascoltare le persone: le loro idee e i loro problemi. Ma anche se giro poco sento comunque forte il grido delle partite iva e dei commercianti che non ce la fanno più e chiedono aiuto. Purtroppo la Pandemia ci ha tolto il contatto diretto con le persone, le esigenze sono cambiate e la crisi è aumentata. La gente ha bisogno anche di una parola di conforto, per questo il mio telefono è sempre acceso per tutti.”
Un alfiere della provincia di Matera nei palazzi della Regione a Potenza.
“In provincia di Matera, e in particolare nel Metapontino, ci sono stati esponenti del centrodestra eletti in Consiglio regionale, ma sono andati all’opposizione. Stavolta invece è diverso: il centrodestra alle regionali ha stravinto e ora tocca a noi amministrare e dimostrare che è si può governare questa regione con una attenzione maggiore ai territori e ai problemi dei lucani”.
CAPITOLO SCANZANO JONICO: quali sono le cose da fare più urgentemente?
“Premesso che il comune di Scanzano Jonico è stato commissariato e ai cittadini manca un po’ il confronto con i rappresentanti politici, personalmente di fare il massimo per la mia città per dare delle risposte ai cittadini. Partiamo dal Consorzio di Bonifica che ha una sede a Scanzano e dipende dalla Regione e dall’Assessorato all’Agricoltura (quello guidato sempre dal leghista, Francesco Fanelli ndr): stiamo lavorando per renderlo un’eccellenza per tutto il Metapontino, con nuove reti idriche e progetti che valorizzino e difendano il territorio. Poi c’è anche il Piano d’ambito, che va ripreso perché è fermo da trent’anni, deve essere rivisto e rilanciato. Senza dimenticare la questione della Caserma dei Carabinieri…”
Problema sicurezza, arriva la caserma. Di chi è il merito?
“Per la realizzazione sono stati stanziati due finanziamenti: uno di 650mila euro dalla passata amministrazione regionale e l’altro, di 850mila euro, che arriva congiuntamente dal Ministero dell’Interno e da quello della Difesa. Il progetto, che è stato annunciato anche dal nostro segretario Matteo Salvini in alcuni comizi nel Metapontino, ha semplicemente avuto dei rallentamenti a causa della pandemia in atto. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Ma, comunque, la gara d’appalto a metà marzo si è conclusa e la ditta che se l’è aggiudicata a breve inizierà i lavori di riqualificazione. Ci tengo, però, anche a ringraziare l’ex sindaco di Scanzano Jonico Raffaello Ripoli che ha fatto lo sciopero della fame per due giorni al fine di sensibilizzare tutti sulla questione”.
Parliamo invece della Città della Pace…
“Qualcuno vorrebbe far diventare quest’opera un grande centro d’accoglienza. E a questo progetto dico no. Molti si concentrano su questo ma dimenticano che Scanzano Jonico non ha una chiesa, l’unica presente è chiusa perché stava crollando, non c’è un luogo dove fare catechismo, manca un palazzetto dello sport e mancano centri di aggregazione giovanile. La Città della Pace è un simbolo e, ci tengo a ricordarlo, è costata diversi milioni di euro e nasce per i bambini orfani di guerra e non come centro d’accoglienza per immigrati, cosa che oggi qualcuno vorrebbe fare. A questa destinazione noi ci opporremo e faremo le barricate, se si vuole destinarla ad altro preferirei un presidio sanitario, una casa famiglia per anziani o per disabili, o addirittura un grande laboratorio di agraria per le analisi del territorio. Noi siamo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, se servirà fare un centro dedicato, si faccia altrove. Ovunque. Ma non lì.”
Con la coalizione che sostiene il Presidente Vito Bardi che rapporti ha?
“Ottimi. Siamo tutti determinati e compatti nella nostra manovra amministrativa. Con il presidente Bardi, Fratelli d’Italia e Forza Italia, stiamo rispettando gli impegni presi coi cittadini, basta guardare l’ultima decisione di bloccare le estrazioni petrolifere a Tempa Rossa”.
La Lega è ben rappresentata nelle istituzioni regionali: che rapporti ha invece con Pasquale Pepe, leghista, sindaco di Tolve, e capo del Dipartimento per il Mezzogiorno del Carroccio?
“Pepe ha preso il 75% alle ultime elezioni ed è stato riconfermato Sindaco dalla sua comunità. A Tolve conoscono il suo valore perché lui è un politico del fare e non delle chiacchiere. Per me è un fraterno amico a cui auguro tutte le fortune umane e professionali. A Roma sta facendo grandi cose come senatore e gli auguro di continuare a fare tanto per la Basilicata e per l’ltalia”.
Anche l’Assessore alle Infrastrutture, Donatella Merra è leghista: a lei va dato il merito di aver sbloccato i fondi per il dissesto idrogeologico che investiranno anche il Metapontino.
“Ho un ottimo rapporto con l’assessore Merra che, come hai detto, ha fatto un grandissimo lavoro per la Basilicata sbloccando i fondi. Grazie a questo intervento, arriveranno sette milioni di euro a Scanzano per Terzo Madonna e nove milioni invece saranno destinati a Metaponto. Proprio qualche giorno fa abbiamo dedicato un ulteriore fondo di 700mila euro per un progetto che interessa il fiume Cavone, mentre con l’Assessore all’Ambiente Gianni Rosa ci stiamo adoperando per progettare la pulizia dei canali del fiume Agri. Vanno difese le aziende del territorio che, anche con leggere esondazioni, subiscono danni ingenti. Stiamo lavorando anche per portare a Scanzano un finanziamento regionale per interventi diretti sulle strade che portano al mare. Scanzano deve rinascere anche sul piano turistico”.
Si candida sempre più ad essere l’uomo giusto, l’uomo del fare. Eppure l’accusano di essersi perso, ultimamente, negli spot più che negli interventi diretti…
“Il Covid ha cambiato le vite di tutti e complicato molte cose ma noi vogliamo mantenere l’impegno che abbiamo preso con gli elettori e ogni giorno ci impegniamo per fare quello che la gente ci chiede. Le chiacchiere le lascio agli altri: è facile attaccare la Regione e il centrodestra di ritardi immotivati quando, purtroppo, i rallentamenti sono da attribuire al Governo centrale. Non mi interessano le polemiche a mezzo social, mi intessa quello che pensa la gente libera. Alla fine sono i cittadini che dovranno scegliere se confermare la loro fiducia nei miei/nostri confronti. Io ci metto la faccia. L’ho fatto alle regionali e mi impegnerò anche in vista delle prossime elezioni comunali che ci saranno ad ottobre a Scanzano.”
Una clamorosa discesa in campo? Ci spieghi meglio.
“E’ inutile nascondere che con un gruppo di amici e sostenitori stiamo lavorando ad un progetto politico fatto di persone competenti e per bene che dia a Scanzano una prospettiva di crescita e di sviluppo oltre che una stabilità amministrativa.”
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