La decisione intrapresa questa sera dalla Figc ha lasciato strascichi importanti nelle cinque squadre d’Eccellenza lucana che, nonostante le difficoltà sanitarie ed economiche, si erano fatte carico di riprendere le ostilità, pur di provare ad accedere al campionato Interregionale.
Invece in serata il comunicato della Federazione Italiana Gioco Calcio arrivava inesorabile: ok alla ripresa dei campionati d’Eccellenza in tutta Italia ma per i tornei di Basilicata, Umbria e Friuli Venezia Giulia non ci sarà la tanto attesa promozione in Serie D.
Questo il messaggio su Facebook diffuso da Antonio Petraglia, presidente del Grumentum Val d’Agri, uno dei cinque club lucani favorevole a riprendere a giocare prima possibile:
“L’anno scorso, con una squadra in crescendo, ad 8 giornate dal termine ed un calendario in discesa, il ns Grumentum non avrebbe avuto problemi a mantenere la D. Sono stati inflessibili: blocco campionato causa Covid, retrocessioni per tutti a tavolino (pur in pandemia) per far salire il più possibile società di eccellenza e poi determinare ripescaggi grotteschi (a seguito di un cambio regole, nel ns girone H ripescano per incanto società
giunte in classifica dopo di noi, finanche la penultima; cosa mai successa nella storia).
Quest’anno, riproviamo a fare il progetto nella città di Matera, pianifichiamo ed impieghiamo risorse, investimenti, tempo, passione, energie: ci bloccano dopo appena un mese e ci danno la possibilità di ripartire, dopo ben 5 mesi, a condizioni ambigue.
Come Basilicata, aderiamo in 5.
Praticamente, notizia di oggi, tutte le Regioni ammesse in deroga, salvo la Basilicata per ragioni oscure o strampalate; con una paradossale conseguenza: le società lucane, come la nostra, che volevano riprendere, non possono aspirare alla D sul campo ne’ chiedere ripescaggi, per fattori estranei alla propria volontà.
Che dire….!
Cercheremo con il Presidente del Comitato Regionale di far tornare la FIGC sui propri passi; in ogni caso il Grumentum, per la serietà del progetto intrapreso, rivendica il proprio diritto di giocare, in qualsiasi Regione e qualsiasi girone.
Tengo a precisare che, se si riparte con il Protocollo della D (e costi finanziati dalla federazione) ed a metà Aprile, i rischi collegati alla Pandemia sono molto contenuti e che, in ogni caso, nutro profondo rispetto per le legittime scelte fatte da colleghi Presidenti e Società che, per motivazioni comprensibili, non sono potute ripartire.
Ma c’è pure tanta ipocrisia.
Il Grumentum, come sempre, non mollerà!”