Il fronte del No alla ripartenza del campionato d’Eccellenza in Basilicata può sicuramente contare sul Ferrandina Calcio e sul suo presidente Domenico Pepe, uno dei più intransigenti a non riprendere le ostilità:

“Siamo Dilettanti, lo Sport per noi dovrebbe essere divertimento e passione – ricorda il patron rossoblù – Se hanno difficoltà in Serie A, nel garantire che i principi sanitari e competitivi siano rispettati, figuriamoci nel nostro mondo. Io sono stato da subito contrario a ripartire perché compromettere in qualsiasi modo la tranquillità, il divertimento e la salute di giocatori, e loro cari, non è tollerabile”.

Il patron aragonese continua: “Bisognava solo fermarsi e ragionare su come ripartire il prossimo anno in piena serenità – precisa Pepe – Per me non ci sono le condizioni e non voglio entrare nelle motivazioni che hanno portato 5 “colleghe” a scegliere di tornare in campo. Fatti loro. Noi non avremmo mai potuto disputare un torneo ospitando la nostra rosa in una struttura del posto, con 5/6 giocatori provenienti da regioni limitrofe: il rischio sarebbe stato altissimo, da un punto di vista sanitario e per la competizione che avremmo dovuto rispettare in formazione rimaneggiata ogni domenica. Cosa succederà adesso? Beh stando ai criteri che ha sempre utilizzato la Figc, le società lucane dovrebbero essere accorpate per fare numero a squadre di altre regioni (tipo la Calabria, ndr). Noi a queste e altre condizioni, non ci stiamo”.