Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato alla unanimità una mozione presentata dal consigliere del M5s, Gianni Leggieri, con la quale si impegna il Presidente della Giunta regionale, con propri atti e provvedimenti, al ripristino e al successivo potenziamento, al termine dell’emergenza sanitaria, di tutte le attività ambulatoriali presenti nel P .O.D. San Francesco di Venosa, alla valorizzazione del P .O.D. di Venosa come presidio sanitario di rilevanza strategica dell’intero territorio del Vulture Alto Bradano e a sostenere il potenziamento della struttura di oculistica. Inoltre a provvedere al potenziamento e implementazione di reparti di media/bassa intensità assistenziale: reparti di lungo degenza, RSA, nucleo Alzheimer, reparto di geriatria (anche se appartenente ad una struttura ospedaliera per acuti); a valutare la possibilità di istituire una LAIC (Lungodegenza ad Alta Intensità di Cure), allo stato non presente in Basilicata (ad es.,per il trattamento dei comi vegetativi), nel solco di percorsi di riabilitazione, compresa quella cardiorespiratoria altresì non presente sul territorio lucano.
“Il P.O.D di Venosa – si legge nella mozione – rappresenta un presidio ospedaliero di notevole importanza che grazie alla sua posizione logisticamente strategica, garantisce a tutti i cittadini residenti nel Vulture Alto Bradano di raggiungere un luogo di cura in tempi ragionevoli dal momento che il Vulture Alto Bradano riunisce 18 Comuni con una popolazione residente di quasi 100.000 abitanti rispetto al totale di 360.000 unità residenti in tutta la Provincia di Potenza. La Regione Basilicata, per fronteggiare l’emergenza Covid – 2019, ha riadattato il P.O.D. di Venosa al ricovero dei pazienti colpiti dal Coronavirus riconvertendo l’intero presidio in un Covid Hospital prevedendo l’allestimento di circa 100 posti letto (attualmente ne risultano attivi 17). La struttura sanitaria San Francesco di Venosa, a seguito delle scelte della Regione Basilicata, ha subito il trasferimento di parte degli ambulatori ivi presenti presso il Palazzo ex Inam e le restanti attività ambulatoriali presso altri Presidi Ospedalieri dell’area. Lo svuotamento del P.O.D. di Venosa ha generato inevitabilmente un disagio per tutta l’utenza, soprattutto per i pazienti dializzati costretti ad utilizzare navette verso I’IRCCS CROB di Rionero e per gli anziani in cura presso il centro integrato della Medicina dell’Invecchiamento e relativo Nucleo Alzheimer costretti ad una terapia domiciliare”.