Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Consiglieri di Centrosinistra al Comune di Potenza Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca.
“La situazione delle ultime ore è estremamente preoccupante, la curva epidemiologica sta salendo e le recenti notizie, anche in città, ci confermano che il virus è più aggressivo e non risparmia i nostri figli e i nostri nipoti. I focolai nelle scuole, sottovalutati da più fronti, destano non poche preoccupazioni.
Alla Basilicata, da oggi zona rossa, viene chiesto un nuovo grande sacrificio, un sacrificio necessario di fronte alla necessità di frenare il contagio. Purtroppo non c’è altra strada da percorrere, ma si faccia presto con i ristori e con gli aiuti a tutte le categorie drammaticamente colpite.
E’ il momento del sacrificio e della responsabilità.
Quello che non è accettabile è l’atteggiamento delle nostre istituzioni locali che invece di rappresentare un presidio di lucidità, rappresentano la solita inutile ricorsa alla conquista di consenso.
La Regione Basilicata la sera emana un’ordinanza che di fatto inasprisce le misure del Governo e il mattino dopo smentisce se stessa contestando al Governo l’istituzione della zona rossa.
Vorremmo ricordare che il governo decide sulla base di dati che vengono trasmessi dalla Regione, per cui o la situazione in Basilicata è tale da giustificare una zona rossa o, se non lo è, evidentemente la Regione non è stata in grado di disaggregare i dati e restituire una fotografia reale della situazione.
Dinnanzi ad una gestione fallimentare della pandemia nella nostra piccola Basilicata in cui c’erano tutte le condizioni favorevoli per poter arginare il virus, i protagonisti delle istituzioni a livello locale bene farebbero a smetterla con questo continuo rimbalzo di responsabilità e a concentrarsi su tutto ciò che non funziona dal numero dei tamponi, ancora troppo pochi, al tracciamento, alla trasmissione dei dati, alla strategia. Un fallimento.
Siamo al punto che prima si chiede la zona rossa e poi la si contesta, Siamo al punto che in conferenza Stato – Regioni non si percepisca la voce della Basilicata che però arriva, puntualmente, a riunione chiusa il giorno dopo. Non vorremmo che la Basilicata fosse ridotta ad un avvilente copia e incolla di altre regioni.
Non si può andare avanti con il principio che se le cose vanno bene è merito degli amministratori locali, se vanno male è colpa del governo centrale.
Si registra una confusione paradossale.
Alcuni amministratori locali si sono rivoltati accusando il governo di scaricare a loro decisioni impopolari. Quando il governo ha deciso con risolutezza l’hanno accusato di essere dittatoriale. L’unica vera considerazione ormai, è che le classi dirigenti locali difettano di pensiero proprio.
Non basta dire il contrario di quello che dice il governo per essere al passo con i tempi. Si decidano.
Il nostro sindaco farebbe bene ad occuparsi di Potenza con tutti i problemi che non riesce a risolvere, fondi persi, viabilità, barriere architettoniche, invece di sprecare tempo ad inviare lettere e cartoline.
Così come fa specie che per fratelli d’Italia la pandemia non esista, come se per loro esistessero le imprese e le partite iva e per gli altri no. Ancora aspettiamo proposte concrete invece di inutili slogan. Con la pandemia non si scherza nè si pensi di costruire carriere politiche. La gente è stanca ma non stupida. Non vorremmo facessero con la pandemia la stessa storia dello stadio a Potenza. Dipende da loro, sono al governo regionale e del capoluogo ed invece accusano ed attaccano altri. Davvero incomprensibili, quasi a trovare giustificazione ai propri fallimenti.
Ci vuole un’impennata di buon senso, di senso di responsabilità e senso istituzionale che pare alcuni nostri amministratori e politici locali abbiano completamente smarrito.
Al presidente Bardi, che non riesce a mantenere la coerenza delle proprie decisioni ormai ostaggio delle farneticazioni della propria maggioranza, chiediamo di esercitare con autorevolezza e senza sciocchi equilibrismi il mandato che i lucani gli hanno consegnato.
Vorremmo una regione in prima linea contro il covid, una regione responsabile, una classe dirigente con rispetto profondo del senso istituzionale e non protagonista, come certa destra, di sciacallaggio politico dimenticandosi che ormai da anni amministrano regione e comuni. Non è più tempo di spot, di propaganda, di slogan. È tempo di serietà, scrupolo e collaborazione. Da questa emergenza sanitaria si esce solo se ognuno saprà dare generosamente il proprio contributo”.