“La crisi politica che si è aperta venerdì scorso con le dimissioni dell’Assessore Cupparo, in coincidenza di una sostanziale bocciatura, a cui tutti hanno potuto assistere, in un Consiglio regionale convocato online, di una parte della maggioranza rispetto alla proposta di liquidazione del Consorzio Industriale di Potenza e alla contestuale istituzione della Api-Bas S.p.a, non può e non deve bloccare i lavori consiliari. Il rinvio della seduta del consiglio previsto per domani sia l’ultimo atto di debolezza di questa maggioranza, si cambi pagina.
Troppe le questioni ancora sospese, alcune hanno superato la soglia dell’emergenza, che mettono a rischio la nostra Basilicata. L’ultima in ordine di tempo è la situazione di collasso proprio del Consorzio industriale di Potenza che ha comunicato, oggi, di non poter pagare gli stipendi ai 33 dipendenti della struttura, quindi sono rischio i servizi alle imprese. In attesa di una soluzione definitiva e condivisa dalla maggioranza in primis, si deve arginare ogni possibile danno causato da questo stallo e rimodulare la proposta stralciando dal DDL il CSI di Matera. Su questo punto, invito il collega Vizziello a firmare il mio emendamento. Nel rispetto delle leggi nazionali lo stralcio è non solo opportuno ma necessario e urgente.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Il Presidente Bardi verifichi se ci sono le condizioni – prosegue Luca Braia – per procedere e andare avanti e sia consequenziale nelle azioni. A noi interessa solo non far sprofondare la Basilicata nel baratro e che chi governa provi a farlo al meglio, solo nell’interesse dei lucani e delle lucane.
Ancora non è stato nominato il Direttore di ARLAB, Agenzia per il Lavoro con importante ruolo proprio in questa fase di crisi e di prossimo rilancio, dopo 16 mesi di incredibile attesa. Intanto pendono tutti i ricorsi di chi ha partecipato alla selezione prima della assurda modifica della legge avvenuta nel dicembre scorso, a cui non è seguita alcuna decisione in merito.
Gravissima rimane la situazione dell’Azienda Sanitaria di Matera che è ancora senza Direttore Generale e Sanitario, ricordiamo infatti che il dott. Annese è solo DG facente funzione, da oltre 13 mesi, dopo le dimissioni di Polimeni.
Inconcepibile la motivazione del non avvio di alcuna procedura di selezione pubblica, nel rispetto delle norme vigenti, immaginiamo che ancora, nella testa di qualcuno, ci sia quella assurda riforma che vede l’eliminazione dell’autonomia dell’ASM e la costituzione dell’azienda unica regionale su Potenza. Ipotesi contestata dalla cittadinanza tutta e strappata in pubblica piazza dai parlamentari della stessa maggioranza.
Che io rammenti, è forse la prima volta nella storia di Basilicata che, a distanza di 22 mesi siamo ancora senza Difensore Civico e Garante dell’infanzia. Anche in questo caso per una norma ancora più assurda che, qualche settimana fa, ha riunito tutte le figure in una. Ricordiamo che il tutto è avvenuto nonostante ci fossero bandi di selezione aperti e in palese contrasto con le leggi nazionali e le volontà Unesco.
Non sono ancora stati nominati i vicepresidenti della Commissione dei Lucani all’estero, tanti sono dubbi ma pure i ricorsi per alcune nomine quali quella dell’Amministratore della Società Energetica Lucana o, ancora in attesa, del neonato Parco del Vulture. Potrei continuare con l’elenco ma preme solo ricordare, in questa fase delicata che non ci possiamo permettere di subire come causa di ulteriori ritardi, che troppi appaiono
essere ancora i tasselli mancanti e tante le criticità irrisolte.
Presidente Bardi, sono trascorsi già due anni di legislatura – conclude Bardi – forse è il caso di abbandonare la chimera del cambiamento perché è evidente che, ad oggi, non si è cambiato nulla se non purtroppo in peggio. La pandemia, purtroppo, ha spostato l’attenzione sulle questioni legate al virus e alla salute di tutti i cittadini. Il tempo continua a trascorrere inesorabile senza che queste, come altre questioni di vitale importanza per
la comunità lucana, siano state affrontate e risolte. Presidente Bardi ne prenda atto, ha l’onere e l’onore di guidare la nostra terra e lo deve fare al meglio per non tradire la fiducia che i lucani e le lucane hanno riposto in lei.”