In giro quando era ancora in attesa dell’esito del tampone. È bufera sul sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta (nella foto di copertina) risultato positivo al Covid insieme alla vicesindaco Antonella Pesce. L’attacco arriva dal gruppo di opposizione guidato dal suo predecessore Enzo Parisi che in un video su Facebook afferma che La Grotta, domenica mattina, si sarebbe recato regolarmente a messa prima di conoscere l’esito del test.
“Il sindaco – afferma Parisi – rappresenta l’intera comunità, è una cosa inaudita. Stiamo esponendo ad un rischio serio una comunità di 7mila persone, siamo in mano a delle persone, alle quali voglio bene umanamente, ma che stanno dimostrando di non poter gestire e amministrare neanche un condominio”.
Intanto il primo cittadino ha rassicurato tutti sul suo stato di salute e su quello di Antonella Pesce.
“Cari concittadini – scrive La Grotta su Facebook – nei giorni scorsi io e la vicesindaco Antonella Pesce abbiamo voluto sottoporci ad un tampone naso-orofarongeo, vista la mia continua attività amministrata a contatto con uffici e persone diverse e la professione di Antonella che la vede impegnata in ambito sanitario. Purtroppo, in tarda mattinata, abbiamo ricevuto l’esito positivo del nostro tampone. Entrambi non mostriamo alcun sintomo, quindi rassicuro tutti sul nostro stato di salute e colgo l’occasione per invitare ancora una volta a mantenere altissimo il livello di guardia e attenzione. Abbiamo immediatamente ricostruito la catena dei nostri contatti in modo tale da permettere, già da domani, la somministrazione dei tamponi tramite la riattivazione del punto di prelievo in modalità drive in. Inoltre, il Municipio resterà chiuso per effettuare una sanificazione di tutti gli ambienti. Continueremo a lavorare anche in isolamento domiciliare per la nostra comunità. Ci auguriamo di poter ritornare quanto prima a lavorare fisicamente nei nostri uffici e tra di voi”.
A chi gli chiede perché si trovasse in chiesa, risponde così: “La cosa mi dispiace, ma lo scopo per cui ho fatto il tampone è per via dell’attività di rappresentanza che svolgo, non perché ho sintomi o altro. Questo per dirvi che è stata una mia premura, avrei potuto anche non farlo. Se avessi avuto sintomi non sarei mai andato in chiesa e comunque ho rispettato le distanze e indossato la mascherina”.
Fonte: UfficioStampaBasilicata.it