Con rammarico la XXIV edizione della Sagra dell’Albicocca dedicata al prestigioso frutto arancione che dal 1997 viene svolta a Rotondella, Balcone dello Jonio e Terra della Albicocche, non potrà essere realizzata a causa della pandemia del Covid-19 che si è abbattuta sul nostro Paese.
Dopo aver ascoltato le diverse Associazioni di Categoria Agricole ed il Comune di Casalfiumane (BO) -gemellato in nome dell’albicocca, appunto- siamo costretti a comunicare che non è stato possibile organizzare l’atteso evento a causa delle misure anti-Covid che avrebbero limitato e ridotto lo svolgimento della sagra ad un mero adempimento burocratico che non avrebbe rispecchiato quello che è lo spirito, la passione, il senso di comunità dei tanti produttori agricoli, che con il duro lavoro hanno valorizzato e prodotto il frutto in tutti questi anni.
“Si avvia quasi a conclusione la campagna di raccolta delle albicocche nell’areale di Rotondella. E’ stata un’annata caratterizzata a livello nazionale da un calo della produzione di circa il 50%, con il ritorno di freddo di fine marzo inizi di aprile che hanno colpito, nella nostre aree, soprattutto la varietà precoci. La qualità delle produzioni di livello medio-alto e le limitate quantità, hanno premiato, dopo alcune annate difficili, l’impegno e la passione degli Agricoltori che ringraziamo perché da oltre 40 anni hanno fatto di Rotondella la Terra di Albicocche”, cosi in una nota gli amministratori .
La valorizzazione delle produzioni locali oggigiorno diviene uno dei principali strumenti per la promozione delle risorse di un territorio, tramite la rivitalizzazione delle colture tipiche, la diversificazione e la stagionalità delle produzioni, ma anche con il recupero e la valorizzazione delle tradizioni e della cultura ed il conseguente rafforzamento dell’identità locale.
L’Assessore all’agricoltura e Vice Sindaco Pasquale Dimatteo sottolinea che “inizialmente la Sagra dell’Albicocca di Rotondella interessava solo la comunità, una manifestazione di stampo prevalentemente agricolo avente identità locale organizzata ogni anno allo scopo di far degustare il prodotto derivante dalla coltivazione di questa specie. Insieme a questo è cresciuto l’interesse verso la riscoperta delle antiche tradizioni storico-culturali e dei sapori della cucina rotondellese basata sui principi della dieta mediterranea.
La valorizzazione di tutti gli altri prodotti tipici rotondellesi coadiuvati dalla rinomata e centrale presenza di questa specie arborea nel nostro areale, con il trascorrere degli anni ha rappresentato un motore di sviluppo per l’intero territorio, traducibile in termini di immagine, tipicità di produzione ed innovazioni tecniche adottate sia per la produzione primaria che per la trasformazione. I risultati raggiunti e le prospettive future traducibili in termini economici sono frutto di un accurato lavoro, fatto sia dalle Istituzioni/Associazioni presenti, che dai singoli cittadini, perennemente orgogliosi del proprio comparto agroalimentare, nonostante la grave crisi in atto”.
Concludendo, il Vice Sindaco afferma che “l’Amministrazione Comunale continuerà a lavorare per la valorizzazione e promozione delle eccellenze territoriali, come abbiamo fatto in questo primo anno di governo cittadino, partecipando a fiere Nazionali ed Internazionali: la BIT di Milano, Itinerando 2020 a Padova con le Comunità Turistiche che fanno parte del Distretto Turistico Terre di Aristeo, Piccolo Comune Amico organizzato da Codancons, la Camminata Nazionale e la Fiera dell’olio Capitale tramite l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, la partecipazione su Rai Tre al programma Il Borgo dei Borghi -che ha decretato Rotondella il Terzo Borgo più Bello d’Italia-, ed infine il programma C’è tempo per … con le nonne chef su Rai Uno”.