“Dovevamo essere la regione test per le aperture delle attività economiche e commerciali e quindi avere anche un vantaggio competitivo dai giorni recuperati anche grazie al buon andamento dei dati dei tamponi negativi e dei praticamente zero contagi su cui la Basilicata si sta man mano attestando. Se ci sono altre motivazioni che siano rappresentate dal Presidente ufficialmente, altrimenti non si giustificano iniziative di questo tipo. Le imprese e la comunità di Basilicata devono sapere la verità, per lavorare in sicurezza.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva.“Con una ordinanza serale, il Presidente Bardi – prosegue Luca Braia – inserisce la dicitura “all’articolo 4: al comma 2, le parole: “25 maggio 2020” sono sostituite dalle seguenti: “3 giugno 2020”. Nella sostanza, questo modifica e sposta all’ultimo momento e senza giustificazione alcuna di una settimana l’apertura di palestre, centri sportivi, attività di benessere ecc. Ho recepito numerose istanze immediatamente dopo la pubblicazione e mi sono attivato non appena l’ho letta per chiedere la immediata modifica dell’ordinanza n. 23 di Bardi.
Sono centinaia le palestre, centri sportivi, centri benessere, associazioni che in Basilicata gestiscono spazi per l’attività sportiva che da 15 giorni hanno fatto investimenti e si organizzano per essere in regola e pronti a riaprire in tutta sicurezza lunedì prossimo. E’ impossibile, con così stretto preavviso, tornare indietro ora, non ne vediamo ragione. Chi non è pronto non avrebbe aperto, chi lo era per lunedì, aveva attivato prenotazioni, turni, pulizie straordinarie ecc.
Presidente Bardi – conclude Braia – le chiedo di non vanificare gli sforzi economici degli imprenditori, delle associazioni sportive, dei professionisti coinvolti. L’intero sistema Basilicata non deve rimanere indietro rispetto a tutte le altre regioni d’Italia, soprattutto dopo aver dimostrato serietà per il rigore e il senso di responsabilità con cui abbiamo rispettato i decreti nazionali e le ordinanze regionali, in maniera esemplare forse come in nessun altro posto.
Ora dobbiamo accelerare e uscire in sicurezza da questo periodo di oltre tre mesi di chiusura totale, pena l’aggravarsi di una situazione che é già di suo estremamente critica.
Anche al fine di evitare inutili proteste di questo settore e conseguenti manifestazioni – per altro preannunciate anche sui social – si modifichi subito l’ordinanza riportando l’apertura di tali attività a lunedì 25 maggio. Confidiamo nella capacità dei cittadini e delle cittadine lucane di rispettare, come sino ad ora fatto, tutte le regole imposte e di convivenza
civile adeguata.”