In questo momento di grande ripartenza e ricostruzione, almeno di una parte della nostra società, sono le Istituzioni a doversi far carico della più grande delle responsabilità che ci si possa assumere in momenti del genere: avere una visione futura e cercare di attuarla ad ogni costo, dimostrare lungimiranza e progettualità.
All’indomani del tanto atteso Consiglio Federale della Federazione Italiana Gioco Calcio, che ha sancito sostanzialmente dei punti cardine, dopo la Pandemia mondiale Coronavirus come la ripartenza dei campionati di calcio di Serie A, B e C, abbiamo voluto raccogliere in esclusiva le parole del numero 1 del movimento lucano, il Presidente del Comitato regionale Figc – LND Basilicata, Pietro Rinaldi.
Con lui, che è sempre stato uno dei più visionari, appassionati e illuminati presidenti di comitato, abbiamo voluto tracciare un bilancio del periodo appena concluso, immaginando anche un futuro plausibile per quella che sarà la nuova stagione in terra lucana, considerando che domani, venerdì 22 maggio, la Figc e la Lnd si incontreranno per stabilire regole e misure da adottare nei campionati dilettanti dopo lo stop imposto nel Consiglio Federale.
Presidente Rinaldi cosa pensa della ripartenza dei campionati di Serie A, B e C e del via libera dato dal Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora?
“Sono assolutamente favorevole al ritorno dei campionati di calcio poiché il loro stop, soprattutto nei tornei di A e B, avrebbe portato delle perdite economiche pazzesche per tutto il sistema. Se il calcio professionistico riesce ad adempiere ai protocolli di sicurezza richiesti è giusto che riparta più forte di prima. Sono rimasto favorevolmente impressionato da come il Presidente Figc, Gabriele Gravina abbia gestito questa emergenza. Gravina ha dato prova di pazienza, di ascolto e di grande risolutezza come la decisione, anche scomoda per lui che viene da quel mondo, di far ripartire anche la Serie C. Ora aspettiamo il 28 maggio quando il ministro Spadafora deciderà una data per il riavvio dei campionati”.
E’ d’accordo con lo stop di tutti i campionati dilettantistici?
“Credo sia stato un gesto dovuto perché, per come sono strutturati gli impianti, gli allenamenti e le gare nei tornei nei Dilettanti, non si sarebbe mai potuto rispettare tutto quel protocollo di sicurezza dettato dopo l’emergenza mondiale Coronavirus. Condivido il blocco dei campionati, la chiusura della stagione sportiva al 30 giugno e vorrei che ci fosse un blocco delle retrocessioni. A Roma abbiamo fatto la nostra proposta, condividendo anche le preoccupazioni di altri comitati regionali. Al momento, la regola del “la prima sale e l’ultima retrocede” secondo noi penalizzerebbe oltremodo diverse realtà calcistiche regionali. In più con questo provvedimento si rischia di perdere e veder scomparire il 30% delle società della Lega Nazionale Dilettanti. Propongo una più completa riflessione in modo tale da far conservare il titolo a tutti i club che avranno così più voglia e forza di esistere anche nella prossima stagione”.
Presidente Rinaldi, sono passati quasi tre mesi di stop: la Pandemia Covid 19 ha bloccato tutto, senza risparmiare nessuna attività. Cosa ha fatto in questo periodo di obbligata riflessione?
“In realtà non ci siamo mai fermati, abbiamo lavorato da casa e immaginato con il Comitato quali misure intraprendere per tutelare le nostre società ed i nostri tesserati. Due mesi di lavoro serratissimo che ci ha portato ad una importante presa di posizione, a tutela proprio dei club lucani”.
Qual è questa novità presidente?
“In considerazione dell’entrata in vigore dell’articolo 53 del Nuovo Codice di Giustizia Sportiva, pubblicato lo scorso 17 giugno 2019, abbiamo deciso di provvedere all’apertura delle Pec per tutte le società sportive del nostro Comitato, in virtù dell’obbligo che avrebbero dovuto rispettare entro l’1 luglio 2020. Stiamo ultimando gli ultimi dettagli, definendo il provider su cui saranno registrate, ma poi le daremo gratuitamente a tutti i club. Questo significherà per loro un risparmio di spese e tempistiche burocratiche da sostenere. Abbiamo dovuto preparare dei report contabili per assicurare dei contributi alle nostre società quanto più significativi per continuare le attività. Infine, stiamo lavorando ad un importante progetto nel tentativo di apportare altre risorse alle nostre società, ma di questo ne parleremo a tempo debito”.
Ma quanto cambierà il calcio lucano nella prossima stagione? Di quanto risentiremo della crisi mondiale e nazionale data da questa Pandemia?
“Il Covid 19 ha cambiato le nostre abitudini, ci ha reso estremamente più attenti e in alcune cose ha anche regolato la nostra vita frenetica. Sarà difficile riavviare i campionati ma sono estremamente fiducioso nell’operato del nostro presidente Sibilia, il capitano della nostra squadra della Lega Nazionale Dilettanti. In più ho notato una grossa disponibilità del Governo e del ministro Spadafora a produrre aiuti economici importanti a tutto il sistema calcio, sia nazionale che regionale”.
Sappiamo la difficoltà da parte di ogni Comitato di stilare graduatorie e campionati all’inizio di ogni stagione sportiva. In Basilicata quanti club resisteranno alla crisi economica di quest’annata?
“La percentuale di abbandono sarà molto scarsa perché io credo che molti presidenti e dirigenti di società non vedano l’ora di ripartire e tornare ad emozionare ed emozionarsi coi propri ragazzi sul rettangolo verde. Il Coronavirus non ha fermato la Passione per questo sport, i tanti imprenditori lucani continueranno a dare il loro contributo. Certo, molto probabilmente saranno gli esborsi a diminuire, ma il loro impegno non cambierà. Come non cambierà il mio sostegno nei loro riguardi e in tutto il mondo calcistico lucano”.