“Accolgo positivamente e con spirito costruttivo la proposta pervenuta dal gruppo “Giovani Democratici Pisticci e Marconia”, che chiedono all’amministrazione comunale “di concedere, in forma gratuita, suolo pubblico al fine di garantire le distanze di sicurezza dando la possibilità alle attività ristorative di lavorare con una completa esenzione di TARI e TOSAP”.
E’ quanto dichiarato nella giornata di ieri dal sindaco di Pisticci, Viviana Verri.
“E’ doveroso, però, fare qualche chiarimento. Il Consiglio comunale di Pisticci, all’unanimità, ha già da tempo (molto prima che si verificasse l’emergenza Coronavirus) assunto iniziative di incentivo alle attività economiche del territorio, attraverso due importanti provvedimenti.
Con Delibera di Consiglio n.4 del 22 febbraio 2019 abbiamo previsto lo sgravio della TARI e della COSAP per le nuove attività economiche che si insediano nel centro storico (Rione Terravecchia) di Pisticci e successivamente, con Delibera n. 4 del 02 aprile 2020, abbiamo previsto di estendere tali benefici alle nuove attività produttive che si insediano in tutto l’abitato di Pisticci.
Nel corso del dibattito consiliare dello scorso 2 aprile è emersa la proposta di estendere queste esenzioni all’intero territorio comunale, proposta che, però, non ha ottenuto parere favorevole dal Collegio dei revisori per i quali tale provvedimento, in assenza di un’adeguata copertura per le minori entrate che determinerebbe, incide negativamente sugli equilibri finanziari dell’ente.
L’emergenza Coronavirus ha indubbiamente impattato notevolmente sulle attività ristorative già esistenti, per le quali stiamo valutando la possibilità di disporre per quest’anno agevolazioni sulla COSAP per i dehors (le cui tariffe, giova ricordare, sono già molto basse, prevedendo un costo che va da 0,25 cent/mq al giorno e arriva 0,07 cent/mq al giorno per le occupazioni di suolo pubblico che superano i 60 giorni). La proposta è attualmente al vaglio del settore finanziario.
Quanto alla TARI, non è possibile prevedere a livello comunale uno sgravio generalizzato, perché ciò determinerebbe per i comuni l’impossibilità di adempiere ai contratti per la gestione dei rifiuti urbani (il servizio di igiene pubblica, infatti, può essere remunerato esclusivamente dagli introiti del tributo che viene pagato dagli utenti).
Per questo, tra le proposte rivolte al Governo nazionale e regionale sia dall’ANCI che da tutti noi sindaci del Metapontino, c’è appunto quella di prevedere la costituzione di un fondo da attribuire ai comuni, in modo da consentire lo sgravio della TARI per le attività commerciali che hanno risentito della crisi economica dovuta al Coronavirus, evitando gli squilibri finanziari che deriverebbero ai comuni per il mancato introito del tributo.
Siamo vicini alle attività del territorio, che stanno subendo pesantissimi contraccolpi dall’emergenza Coronavirus e compieremo ogni sforzo che ci è possibile per aiutarle a risollevarsi al più presto da una crisi economica senza precedenti”.