“Almeno le attività previste dall’ultimo DPCM si sblocchino immediatamente e si rendano possibili. Si predisponga, ad esempio, l’immediata riapertura delle attività di selecontrollo per affrontare l’emergenza cinghiali in agricoltura, quelle di caccia e pesca e non solo. Si disciplini, ma con urgenza in Basilicata, ciò che grazie alla bassa densità antropica potrebbe riprendere, con adeguate procedure di sicurezza e protezione, con i relativi effetti anche economici per alcuni settori, che richiedono eventuali spostamenti all’interno del proprio comune o verso altro comune, sul territorio ma in zone ben definite, per lo svolgimento delle stesse.
Chiedo pertanto, al Presidente Bardi e all’Assessore Fanelli – a cui ho inviato una mia nota – di consentire le attività di addestramento cani in apposite zone riconosciute, la raccolta dei tartufi e la raccolta di funghi in grado di riattivare un indotto importante nella nostra regione. Si preveda sin da subito l’attuazione del prelievo del cinghiale considerata l’emergenza e anche la pratica della pesca sportiva singola, dato l’alto numero di praticanti dotati di patentini ufficiali.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“La vicina Puglia, ad esempio – prosegue Braia – ha già disciplinato con ordinanza questa fase nuova a partire dal 4 maggio e almeno fino al 17 maggio con disposizioni che rendono possibili alcune attività inserite nell’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio tra cui le attività di pesca sportiva individuale e dilettantistica. Con i numeri della Basilicata, dovrebbe essere molto più semplice garantire in questi settori la totale tranquillità degli operatori per la quasi totalità abilitati o certificati per svolgerle sul nostro territorio.
Sempre per la pesca, si consenta anche in Basilicata, come già fatto da Lazio, Puglia e Sicilia anche gli allenamenti di pesca sportiva federale al mare, la distanza è di almeno 10 metri e possono già avvenire in tutta sicurezza, dando la possibilità agli atleti lucani che abbiamo in nazionale di non smettere di credere nel loro sogno, quando finalmente potranno gareggiare, perché fermati forzatamente da norme troppo restrittive.
Auspico che questa proposta che mi sento in dovere di inviare dopo aver recepito diverse istanze di cittadini e cittadine lucane in merito – conclude il Consigliere Braia – venga accolta e compresa dal Presidente Bardi e dall’Assessore al ramo Fanelli, e di conseguenza attuata in tempi brevi. Si tratta di una ripartenza graduale da mettere in campo e, obiettivamente, è necessario forse partire da settori piccoli ma non certo economicamente marginali, per immaginare il futuro della Basilicata nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Occorre, però, farlo subito.”