Dopo nemmeno una settimana dalla dialettica sfida tra l’Assessore alla Salute della Regione Basilicata, Rocco Leone e l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Potenza, è in provincia di Matera in questi giorni che si gioca un’altra partita importantissima, con tantissimi camici bianchi impegnati in prima linea nell’emergenza Coronavirus senza strumenti di protezione individuale come mascherine e guanti.
Dopo il caso del medico di famiglia di Bernalda, risultato positivo al Covid-19, e il contagio arrivato all’ospedale Giovanni Paolo II con due sanitari coinvolti, è di questa mattina lo sfogo del medico di Scanzano Jonico, il dottor Filippo Mele, che con un video ha voluto porre l’attenzione dei media sulle assolute mancanze di protezione in cui operano i dottori materani e della provincia, “lasciati soli” dall’Asm Matera a combattere sul campo con arco e poche frecce.
“Faccio questo video con un camice di fortuna e una cuffia fornita soltanto grazie all’aiuto della mia segretaria che ha recuperato questo materiale in maniera autonoma – commenta Mele nel video – i guanti ce li siamo comprati mentre l’Asm di Matera l’unica cosa che ci ha inviato sono 3 mascherine che custodiamo gelosamente. Sono appena tornato da una visita domiciliare e non potevo farne a meno, facendolo a mani nude. L’Asm e la Regione Basilicata ci avete abbandonato: noi siamo qui in trincea, grazie alle collaboratrici combattiamo questa pandemia a mani nude. Servono tamponi, i malati lo chiedono. Ne abbiamo bisogno anche noi, con quale sicurezza possiamo operare in questo modo? Dateci il materiale necessario per visitare anche a domicilio i pazienti, queste 3 mascherine sono arrivate 15 giorni fa. E poi?”